Bastia

«Sull’Eden Rock non potevamo intervenire»

Il Comune spiega perché non ha vietato la chiusura. Presto una nuova piscina


BASTIA UMBRA – (v.a.) Tutti siamo consapevoli che l’Eden Rock è un pezzo di storia della città. Capisco il legame affettivo che lega i bastioli alla struttura; anch’io, quando ero ragazzino, ne usufruivo. Ma bisogna capire che si è trattato di una transazione tra privati”. Così Moreno Marchi, assessore comunale ai Lavori Pubblici, interviene sulla questione Eden Rock. In questi giorni l’impianto è in piena demolizione, e un coro di protesta si è levato a causa della chiusura della piscina che dal 1966 dava sollievo durante le bollenti estati bastiole Una struttura importante per la città, ma la compravendita tra privati pone problemi complessi per cui, dice Marchi, “evitarne la chiusura sarebbe stata una forzatura. Semplicemente, il proprietario ha ceduto l’area di sua proprietà al gruppo Bastia Nova. Le scelte sono state presentate tramite un piano di lottizzazione con dei diritti acquisiti”
Insomma, spiega l’assessore, se il privato ha scelto prima di utilizzare la sua proprietà come punto di interesse pubblico e in seguito ha cambiato idea, non si può fargliene una colpa. “Se fosse successo nel centro storico – assicura Marchi – saremmo intervenuti in maniera diversa”. Allora, nessun dispetto ai cittadini; anzi, l’amministrazione ha già in piedi un progetto di piscina all’aperto che dovrebbe essere realizzata nella zona della piscina coperta. “Già quando è stato realizzato l’impianto – dice l’assessore – abbiamo pensato di realizzare una piscina all’aperto. Se non è stata costruita è proprio perché ce n’era già una”. La nuova piscina, in collaborazione con la gestione dell’impianto coperto, verrà realizzata a breve, probabilmente in “project financing”; secondo Marchi, si potrebbe già ipotizzare un’apertura per l’estate 2008. Sul futuro dell’area Deltafina, dove sorgeva l’Eden Rock, non c’è invece alcuna certezza: “Ancora la variante al Prg non è stata presentata – afferma Marchi – quindi ancora non c’è nulla di definitivo. Quando il progetto verrà consegnato, dovrà passare per il consiglio comunale, che deciderà sul da farsi”. In breve, conclude l’assessore, nessun interesse nascosto, nulla di prestabilito; “e sarebbe brutto pensare che la situazione venga utilizzata in maniera strumentale contro l’amministrazione”.


 


 

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