Surace, di Generazione Futuro, attacca la kermesse del Country
BASTIA UMBRA E’ polemica sulle selezioni regionali di Miss Padania, che si sono svolte ieri sera al Country cafè di Bastia, alla presenza dei commissari regionale e provinciale del Carroccio umbro, Rodolfo Paolini e Gianluca Cirignoni.Istituito nel 1998 e patrocinato dalla Lega Nord, il concorso di bellezza elegge ogni anno la più bella della Padania, scelta fra decine di ragazze dai
17 ai 28 anni provenienti dalle undici regioni riconosciute dalle camicie verdi come appartenenti alla macroregione, Umbria compresa, purché cittadine italiane e “residenti da almeno dieci anni consecutivi in Padania”. La kermesse, espressione dell’ideologia leghista, si presta facilmente a suscitare polemiche di carattere politico. A puntare il dito contro la manifestazione bastiola, nella fattispecie, è Michael Surace, coordinatore provinciale di Generazione Futuro (costola di Futuro e Libertà), secondo cui l’evento “desta preoccupazione, qualche riso amaro e anche perplessità” poiché rappresenta “un tentativo di strumentalizzare politicamente i giovani circa vicende storiche e geografiche che nulla hanno a che vedere con il nostro territorio”. Oltre a sottolineare che “la Padania non esiste”, Surace ricorda che l’Umbria ha dato i natali a tanti patrioti italiani del Risorgimento.Anche per questo l’esponente di Fli rileva come “da movimento di destra
non possiamo che condannare questo tentativo di mistificazione della storia attraverso eventi che nulla dovrebbero avere a che fare con la politica, soprattutto se lesiva dell’unità nazionale”, invitando i corregionali a “riscoprire l’italianità dell’Umbria attraverso i monumenti e musei risorgimentali” disseminati nel territorio.
Sara Caponi

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