“Il progetto comunale tace sui tempi e su un polo scolastico lungo il Chiascio”
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Approvazione del piano attuativo d’iniziativa mista relativo all’ area Franchi. Il Pd sottolinea: “Abbiamo votato a favore del Paim Franchi perchè il progetto rivisto dalla giunta Ansideri, sostanzialmente, conferma le linee guida studiate e già approvate dall’ex governo di centrosinistra. Inoltre, verifichiamo che il tanto criticato master plan viene utilizzato per il reperimento dei fondi necessari alla realizzazione delle opere viarie”. Rifondazione Comunista aggiunge: “Non possiamo fare a meno di dichiarare preoccupazione per le sorti dei sessanta lavoratori delle Officine Meccaniche Franchi, che attendono di conoscere i tempi che intercorreranno tra l’inizio e la fine della delocalizzazione dell’azienda dall’area che si trova adiacente a via Firenze a quella individuata presso la zona industriale della frazione bastiola di Ospedalicchio”. Nello specifico, le due sedi locali dei partiti esprimono critiche precise nei confronti di alcune decisioni prese dall’attuale amministrazione comunale. “L’elefante ha partorito il topolino” sintetizzano i membri del gruppo consiliare piddino di Bastia Umbra “il piano elaborato dal centrodestra non evidenzia i tempi d’esecuzione del progetto, compresi quelli di realizzazione del sottopasso di via Firenze, e elimina la possibile collocazione di un polo scolastico lungo l’area verde del fiume Chiascio, la cui fascia di rispetto viene addirittura ridotta. “Malgrado il lodevole tentativo di Luca Livieri, assessore all’urbanistica, di marcare il cambiamento di certi comportamenti amministrativi, che la nostra sezione partitica ha sempre criticato, i fatti ci dicono che, pur cambiando le maggioranze, tempi, modalità e modi di fare rimangono gli stessi” dichiarano i rappresentanti della sezione bastiola di Prc. “Gli amministratori parlano di un investimento di 170 milioni di euro, ma non possiamo non constatare che i comparti attuativi sono troppi per dare garanzie sulla continuità indispensabile all’attuazione del progetto; pertanto ne chiediamo la riduzione almeno a sei”.
Corriere-2010-09-03-pag25