Canone fisso e percentuale sull’energia prodotta
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Fotovoltaico. Nonostante la diversità d’opinione fra centrodestra e centrosinistra, dal primo giugno è stata approvata la concessione del diritto di superficie sui tetti di alcuni edifici pubblici per la realizzazione di impianti fotovoltaici. Di quali si tratta esattamente? Di quelli della scuola dell’infanzia di via Pascoli, della primaria intitolata a Umberto Fifi, della piscina comunale e tredicimila metri quadrati del centro fieristico regionale Maschiella.
“La giunta, guidata dal sindaco Stefano Ansideri, è arrivata alla proposta definitiva dopo aver bloccato, nello scorso mese di agosto, l’ipotesi che era già stata approvata nell’aprile 2009 dal precedente esecutivo, che prevedeva la realizzazione in leasing per la messa a punto degli impianti fotovoltaici”, si puntualizza dal palazzo del municipio bastiolo. “Il provvedimento che, invece, è stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, e che è già operativo, prevede un bando di gara tra società, che concorreranno per aggiudicarsi progettazione, realizzazione e gestione dei nuovi impianti. Il Comune di Bastia Umbra non parteciperà con proprie risorse, ma incasserà un canone fisso annuo e una percentuale sull’energia elettrica prodotta, ceduta e venduta per la cessione del diritto di superficie; il tutto per una durata di vent’anni. La produzione di energia elettrica prevista con i nuovi impianti corrisponderà a circa novecento megawatt”.
Mentre la coalizione di centrodestra ha sostenuto con voto favorevole il cambio di rotta proposto in massima assise dall’assessore Marcello Mantovani, l’opposizione, ovvero il gruppo consiliare del Partito democratico, ha espresso le proprie perplessità, prima di votare contro l’approvazione del punto all’ordine del giorno.
“Il provvedimento proposto dalla giunta Ansideri si pone l’obbiettivo di sfruttare dei fondi che sono disponibili fino al 31 dicembre 2010 – spiega il consigliere piddino Mirco Casagrande Moretti – in realtà il Comune di Bastia Umbra incasserà soltanto il 5% di canone annuale, ovvero una cifra assolutamente irrisoria. Una scelta politica che non condividiamo”.
Cifra irrisoria ???? Ma con la crisi, anche un 5% è ben accetto e impiegabile su altri fronti sociali.
Il 5% incassato senza spendere un centesimo, senza impegni di spesa, stando solo a guardare, mi sembra più che buono.
Imbarcarsi nella gestione degli impianti, per venti anni, è rischioso per un ente, in caso di problemi le spese si moltiplicano a dismisura.
Meglio l’uovo oggi (e che uovo) che la gallina tra venti anni !!!