Parla il vice sindaco Bazzoffia
PERUGIA – Bloccato da veti politici, il protocollo d’intesa finalizzato alla riqualificazione dell’impianto di digestione anaerobica per il trattamento dei reflui zootecnici di Bettona, sottoscritto con l’obiettivo di risolvere le criticità ambientali del territorio, continua a far discutere. In ballo ora ci sono i finanziamenti regionali a favore del Comune di Bettona. In totale 200mila euro da erogare in tre rate. La prima, pari a 100mila euro, da erogare entro 30 giorni dalla sottoscrizione del protocollo, firmato il 29 settembre scorso.“A quanto pare la prima tranche di finanziamento si è arenata in Giunta regionale, sempre più sotto scacco delle forze politiche della coalizione di centrosinistra operanti a livello locale” afferma il vicesindaco del Comune di Bettona, Valerio Bazzoffia che, nel corso della conferenza stampa nel palazzo della Provincia di Perugia, punta l’indice soprattutto contro il partito democratico e in particolare contro “il nuovo paladino dell’ambiente nonché possibile candidato alle primarie di gennaio,Vannio Brozzi, favorevole invece nel 1996 alraddoppio delle potenzialità del depuratore di Bettona”. E’ dalla campagna elettorale di fatto già avviata, suggerisce il vicesindaco, che bisogna partire per comprendere lo stallo in cui si trova l’accordo sottoscritto tra Regione, Provincia di Perugia e Comune di Bettona. Tra i punti centrali l’erogazione di risorse “per atti, previsti dal protocollo,che l’Amministrazione di Bettona ha già
soddisfatto da tempo” sottolinea Bazzoffia. Il riferimento è alla messa in sicurezza dell’impianto e della laguna di stoccaggio per evitare sversamenti per tracimazione durante il periodo invernale.Ma anche all’indagine scientifica di verifica dello stato attuale delle strutture per l’individuazione delle azioni necessarie allo svuotamento e ripristino della laguna e dell’impianto. “Operazioni già effettuate sapendo di contare sui fondi previsti dal protocollo” precisa Bazzoffia. Il protocollo, nato per rispettare gli obiettivi del Pta e consentire al comparto suinicolo di riprendere la propria attività, fissa tra le sue priorità l’ammodernamento o la riconversione dell’impianto. Un percorso che secondo il documento istruttorio deve essere individuato dal Comune di Bettona. L’idea è quella di trasformare il vecchio impianto di depurazione di Bettona in una centrale per la valorizzazione energetica delle biomasse di origine agricola,mettendo a sistema 400 ettari per i coltivatori.Ipotesi che però non piace a tutti. “Sono passati
sessanta giorni dalla ratifica e la pratica è stata già rinviata tre volte dalla Giunta regionale. Lunedì sarà nuovamente all’ordine del giorno. Ci aspettiamo la massima serietà”.
Chiara Ceccarelli