NON DA OGGI il tema dei centri sociali divide maggioranza di centrodestra e opposizione di centrosinistra. In questi giorni è tornato d’attualità per l’accusa del Pd rivolta all’amministrazione del sindaco Ansideri di voler ‘regolare’ i conti con l’opposizione utilizzando il rinnovo delle convenzioni per la gestione dei centri sociali. Il caso più eclatante è la gestione del Centro sociale San Lorenzo affidata con la nuova convenzione al Comitato festeggiamenti, anziché al circolo Aics che ha gestito il centro fino a dicembre. Al Pd che ha accusato l’amministrazione comunale di gestione poco corretta replica il Pdl rovesciare l’accusa e aprendo altri capitoli ‘dolorosi’. Come quello del centro di Mezzomiglio in un immobile privato, chiuso dal 1° gennaio dal sindaco Ansideri, che invece fu attivato, ricorda il Pdl, nel 1995 dall’allora sindaco Vannio Brozzi, attuale segretario del Democratici. Il contratto di 15 anni fa con un privato aveva durata di due anni, tacitamente rinnovabile. Il Pdl chiede al segretario del Pd Brozzi «perché agli atti del Comune non esiste alcuna convenzione con chi da allora ha usato questi locali adibiti a centro sociale?». Tornando al centro sociale di San Lorenzo, il Pdl ricorda che l’amministrazione comunale, in base allo schema approvato dalla giunta uguale per tutti, ha conferito la gestione della struttura al Comitato festeggiamenti di San Lorenzo, al quale era intestata la convenzione preesistente. E’ il Pdl a fare una domanda al Pd: «In base a quale documento ufficiale, di cui agli atti del Comune non vi è traccia, il circolo Aics per anni ha gestito il Centro sociale San Lorenzo».
m.s.
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In base al documento amici degli amici, detto anche alla catalana, alla volemose bene basta che ce votate.
Tante cose sono sottintese e vengono rinnovate per prassi, la quale prassi, spesso non è accompagnata da leggi che la rendano legale; ma è solo e rimane prassi. Per noi cittadini qualunque, fare opposizione legale, comporta spesso una rilevante spesa enon sempre si può percorrere tale strada, ma le leggi ci sono. Ad esempio un piccolo estratto legale:”La prassi amministrativa non può essere contraria ai principi di trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa.
I menzionati principi rientrano nel novero dei principi fondamentali, direttamente o indirettamente sanciti dalla Carta Costituzionale, cui deve essere informata l’attività della Pubblica amministrazione. La prassi amministrativa non può essere contraria ai principi di trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa.
Per chi vuol leggere una spiegazione più esauriente digiti: “La prassi amministrativa: non è fonte del diritto”.
Ma quale prassi amministrativa, quello delle precedenti amministrazioni era prassi elettorale e prassi di potere.
Io vado avanti consolidando un modo di amministrare e tu mi voti, PUNTO.
Ora è d’ obbligo il cambiamento e lo smantellamento della gestione del potere.
Solo con questa azione amministrativa verranno alla luce gli inciuci e vedremo le reazioni della vecchia/nuova dirigenza del P. D.
Ma se viene messo tutto nero su bianco, si evitano malintesi, malumori, errori ecc… carta canta e villan dorme. E inoltre si evitano favoritismi sottointesi, per la chiarezza e trasparenza che una amministrazione deve a tutti i cittadini. Cosa che è stata evitata per ben 40 anni !!