BASTIA UMBRA – Ha riscosso grandissimo successo, con la presenza di tanti visitatori, la mostra di opere realizzate da Adele Stangoni, mostra proposta nei giorni scorsi ed allestita dal figlio Giovanni Bratti nel salone a pianoterra di proprietà delle monache benedettine. Adelina – nata a Bastia nel 1907 e qui deceduta nel 1999 – ha lavorato come sarta, e in quanto tale venne considerata un artigiano qualsiasi; come lo erano tutti quelli che costruivano, uno per uno, gli oggetti di uso comune. Poi venne il tempo in cui l’uomo si industriò nella costruzione in serie del maggior numero possibile dei medesimi beni; e la scelta andò a vantaggio della quantità a discapito della unicità e della esclusività. Molte delle clienti di Adele Stangoni hanno tirato fuori dalla naftalina i loro abiti e li hanno messi a disposizione di Giovanni Bratti affinché facessero nuovamente mostra di sé sui manichini di un tempo, disposti a semicerchio entro l’austero salone della mostra. Sullo sfondo le foto d’epoca delle cerimonie e delle feste in occasione delle quali le clienti indossarono gli abiti confezionati appositamente per loro da Adelina. Adelina morì proprio nell’ultimo anno del secolo che la vide protagonista come maestra d’arte e di vita (tante le lettere delle sue allieve); e pochi mesi dopo aver esaurito alla grande il suo compito di mamma di uno stuolo non comune di figli. Inutile dire che fino all’ultimo ha lavorato con i ferri su unici e splendidi maglioni di lana, gioia di nipoti e conoscenti. 
  
    
 
 
 
 
 
 
    
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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