Bastia

Su la maschera! Che lo spettacolo cominci!


Arrivano i tempi dei teatrini, delle bugie, delle promesse, dei pappagalli, degli show in cui non si riflette più


Di Francoise Furbina


Dopo tante battaglie in nome dell’etica, della legalità, del sociale, dello sviluppo, ma scarsamente per i lavoratori, per la sicurezza, per i diritti, per la politica con la P maiuscola, finalmente a Bastia il cerchio per le prossime amministrative si chiude. Tutti uniti, ma anche tutti divisi. Sia nel centrosinistra che nel centrodestra. Ma al di là delle singole questioni partitiche e di interessi di parte Tutti sanno che i media, i professionisti della cultura, della società civile e di alcuni del volontariato sono di una qualche parte politica e non provvedono ad informare e fornire una cultura completa e corretta. Tantomeno pubblicazioni istituzionali, alcuni free-press alternativi e associazioni del cinquepermille.
Tuttavia a pochissimi viene in mente che vi sono, se non altro per la ragione appena esposta, serie possibilità di NON sapere che cosa esattamente stia accadendo in città, anche leggendo quella parte di comunicazione che tenta di scrivere un pò di verità. Chiunque si incontri è assolutamente sicuro del fatto suo, pur non avendo mai dedicato una sola briciola del suo tempo alla OSSERVAZIONE e RIFLESSIONE PERSONALE ed OBIETTIVA dei fenomeni che ha davanti agli occhi.
S’incontrano interi sciami di pappagalli arroganti e orgogliosi delle loro inezie intellettuali, dei loro simboli e incapaci di acquisire informazioni ed elementi di una cultura in perenne cambiamento. Alla faccia di tutti i richiami alla realtà per il solo fatto di ottenere il diritto di mantenere o acquisire quel potere frutto della deriva e incultura storica.
Ebbene, mentre la gran massa agisce senza pensare ripetendo sempre gli stessi errori, qualcuno rimane sempre, per gran fortuna collettiva, a riflettere in modo originale sui fenomeni sociali. Sono persone rare, rarissime, e per questo oltremodo preziose. E quando se ne incontra una da parte mia non posso non fare che gran festa e ringraziarla per il suo fresco e schietto apporto.
Purtroppo queste persone, quando dicono le cose come stanno e il loro comportamento è da esempio, vengono spesso dileggiate fino a disegnargli intorno una cappa di delegittimazione per il solo fatto che non vogliono fare parte del sistema: “O con me, o contro di me”.
Durante la notte di Pasqua, una di queste persone, senza paura, ha parlato della nostra società civile, politica, spirituale, economica e sociale esprimendo profonda riflessione e ripensamento su quello che oggi viene definito “Impegno per la comunità”. E che partendo da quelle osservazioni, che molti hanno definito dure e inopportune all’imminenza delle elezioni amministrative, identificare nuove forme di intervento civile e spirituale più corrette ed efficaci di quelle attualmente in voga. Perché solo riflettendo senza il minimo timore di dover mutare quelli che sembrano i caposaldi della nostra cultura personale, si riuscirà ad avanzare.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version