Domani (ore 21.15) la Sir Safety affronterà il Cles guidato in campo dall’ex azzurro,eletto nel 2001 miglior giocatore deI XX° secolo insieme allo statunitense Karch Kiraly
GIULIANO DE MATTEIS
PERUGIA – Non sarà una gara come tutte le altre per la Sir Safety Bastia quella contro l’Anaune Blueteam Cles in programma domani sera (ore 21.15) al PalaGiontella.
E non solo perché i trentini guidano la classifica del girone B della B1 maschile, due punti sopra ai bastioli e uno sopra alla Marcegaglia Ravenna. A calamitare l’attenzione di tutti gli spettatori e a provocare un brivido di emozione nei giocatori bianconeri, soprattutto in quellipiù giovani, sarà la presenza in campo tra gli avversari di Lorenzo Bernardi. Un nome sacro per la pallavolo italiana (306 presenze in azzurro, assieme a Gian Franco Zanetti detiene il record di atleta più scudettato nel campionato italiano, avendo vinto 9 titoli fra Modena e Sisley Treviso), ma anche mondiale visto che il quarantenneschiacciatore nato a Trento è stato eletto nel 2001 miglior giocatore del XX secolo assieme allo statunitense Karch Kiraly. “Un premio di cui andrò sempre orgoglioso – spiega lo stesso Bernardi – perché è arrivato dopo una votazione popolare e perché per me Karch Kiraly è sempre stato un modello da imitare”.
Parole queste, che mostrano tutta l’umiltà di un ragazzo che ha dimostrato sempre di essere un campione dentro e fuori dal campo. Passione, voglia e spirito di sacrificio, queste le doti che a 40 anni, dopo aver vinto tutto quello che c’era da vincere a parte l’Olimpiade (nel 1996 perse con l’Italia la finale contro l’Olanda in quella che è ancora considerata da molti la partita più bella della pallavolo moderna), lo spingono ancora a divertirsi sui parquet della B1. “È normale che all’inizio c’è stata qualche difficoltà – spiega l’ex azzurro – perché i meccanismi in queste categorie sono diversi, anche solamente nel modo di giocare. In A1 ad esempio, anche se giochi con l’ultima in classifica, sei sempre costretto a forzare i colpi al massimo, mentre in B puoi permetterti di gestire il rischio. Le palestre inoltre non sono attrezzate allo stesso modo, ma finché ci sono passione e divertimento queste cose passano tutte in secondo piano. Coi compagni ho instaurato subito un bel rapporto e mi piace anche vedere tanta gente che mi vuole bene nei vari palazzetti. Sapere che la mia presenza in questo campionato può dare una mano ad avvicinare dei ragazzi alla pallavolo e a far crescere il movimento è una grande soddisfazione”. Tra una schiacciata e l’altra comunque, Bernardi trova il tempo per pensare al suo futuro: “Qui a Cles ho un ottimo rapporto col presidente e col direttore sportivo, che conosco fin da quando ero ragazzo, sono vicino a casa e la società mi permette di allenarmi due volte con la squadra e il resto della settimana da solo a Trento. Il mio desiderio è quello di diventare coach e mentre gioco mi sto preparando per questo”.
E con tutti i maestri che ha avuto, Julio Velasco su tutti, i modelli cui ispirarsi non gli mancheranno di certo: “Ho potuto lavorare con grandi allenatori, ma credo che alla fine non sia giusto imitare. Il segreto è prendere il meglio da tutti e poi metterci la farina del proprio sacco”. Al futuro tecnico chiediamo allora come vede questo girone B della serie B1: “Rispetto all’anno scorso mi sembra un campionato meno equilibrato. A mio parere le tre squadre che ora sono nelle prime posizioni si giocheranno il primato fino alla fine”. Tra queste, dunque, c’è anche Bastia: “Certo. E del resto, con giocatori esperti come Soli, Pignatti e Scilì non potrebbe essere altrimenti”.
E se lo dice Bernardi, i tifosi bianconeri possono davvero sognare…
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