Ci sono problemi di viabilità, in particolare per i ciclisti un po’ in tutta la città
La protesta dei cittadini riguarda soprattutto viale Giontella
BASTIA UMBRA – Strade dissestate. L’allarme i cittadini lo lanciano a partire da viale Giontella, dove da tempo non vengono riqualificati marciapiedi e annessi. Ma la soluzione viene prima ancora che l’amministrazione risponda ed è collegata ad uno dei temi più scottanti e dibattuti nelle ultime settimane: il progetto per l’area ex Deltafina. E’ noto infatti a tutti che, a meno che le attività organizzate dai due comitati avversi al progetto, il Comune provvederà presto alla realizzazione di tre rotonde che interessano l’area e quindi conseguentemente alla riqualificazione di tutta la viabilità. Tutto risolto insomma, se non fosse che il problema non è limitato a un solo viale o a un’area urbana; polemiche a parte infatti marciapiedi sconnessi, crepe di asfalti e dossi conseguenti sono disseminati un po’ ovunque per le strade del centro commerciale bastiolo. Nessuno vuole credere che si tratti di incuria da parte dell’amministrazione, che proprio recentemente ha appunto dichiarato di
voler ripartire dal risanamento dei vicoli del centro per estendere poi a tutta la cittadina la riqualificazione delle strade comunali. Sta di fatto che per ora i cittadini avvertono qualche “leggero” disagio, specialmente coloro che circolano muniti di bicicletta. Crepe sull’asfalto e marciapiedi sconnessi non sono frutto di sterili polemiche di stampo politico, ma semplicemente uno spettacolo che si ripropone quotidianamente agli sguardi di tutti e nemmeno in modo troppo occulto; basta transitare in via Roma, come molti bastioli e cittadini dei comuni limitrofi fanno d’abitudine. Quello che si attende è che l’amministrazione, come già di sicuro starà facendo, progetti un piano per risolvere queste problematiche, in fondo di ordinaria manutenzione e di sicuro più
facilmente risolvibile di fronte a quelle legate al decongestionamento del traffico. Non resta quindi che attendere e ben sperare.
Alberta Gattucci
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