Bastia

Stop al nucleo cinofili dell’Arma La polemica tra partiti è rovente

Pecci (Pd) attacca il Municipio, Cairoli (Pdl) Regione e Comune di Perugia
BASTIA UMBRA Polemiche politiche a non finire. Oltre a suscitare indignazione fra i cittadini, la soppressione del nucleo cinofili dei carabinieri,fino a pochi giorni fa situata a Bastia Umbra ma recentemente dismessa in seguito a una riorganizzazione interna all’Arma, ha innescato una serie di reazioni anche dal mondo politico. Primo, in ordine di tempo,il consigliere del Pd Erigo Pecci ilquale ricorda come la caserma, una “eccellenza in materia di prevenzione e sicurezza controla criminalità”, si fosse insediata “anche grazie alla lungimirante volontà dell’amministrazione guidata dal sindaco Lazzaro Bogliari”, diventando “un riferimento operativo per la regione e per le regioni limitrofe”.Chiedendosi se l’amministrazione abbia “prodotto ogni sforzo e attuato tutto ciò che è in loro potere per evitare questa inaccettabile cancellazione”, Pecci rileva che la perdita del nucleo cinofili non solo fa sentire i cittadini “un po’ meno sicuri”, ma rappresenta un duro colpo a una “città che perde ogni giorno prestigio nel contesto regionale”.
Dure anche le parole del consigliere comunale delPdl Jacopo Cairoli peril quale,invece, “la chiusura del centro cinofilo è una gravissima perdita per l’Umbria”, “tenuto conto che Perugia è il crocevia della droga dell’Italia centrale e detiene il triste primato nazionale di morti per overdose”. “La politica – denuncia Cairoli – non può stare a guardare restando zitta. La Regione dell’Umbria e il Comune di Perugia si sono mossi? A volte – aggiunge – la razionalizzazione di spesa è giusta, come nel caso dell’eliminazione delle Province, qui però non si stanno tagliando gli sprechi, ma la sicurezza dei nostri cittadini e la professionalità dei carabinieri specializzati.Per questo – conclude – siamo disponibili a ogni azione volta a salvare il centro cinofilo cercando un dialogo con tutte le istituzioni e l’Arma dei carabinieri. Affermare con decisione che l’Umbria vuole combattere lo spaccio degli stupefacenti e il crimine organizzato con tutti i mezzi possibili, è un messaggio di fiducia e speranza che le istituzioni hanno il dovere di dare”.

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