Raid quasi quotidiani Ma per ora nessuna risposta alla lettera aperta scritta dai residenti esasperati
BASTIA UMBRA Ancora nessuna risposta alle richieste di intervento nella zona di Bastia 2. Come arginare fenomeni quotidiani di vandalismo, bullismo e minacce di una banda di adolescenti, la maggiore parte dei quali come meno di 14 anni. Lo chiedono nella lettera aperta i residenti che, oltre a segnalare danni al patrimonio pubblico e privato, denunciano il degrado dei luoghi pubblici e in particolare dei parchi. Fenomeni di grave arroganza e violenza che riducono la vivibilità. «Nonostante un intenso lavoro di prevenzione e controllo – ha detto Valeria Morettini (foto), assessore alla sicurezza – dobbiamo ammettere che non siamo riusciti a debellare questi episodi. Ne abbiamo parlato nei giorni scorsi con il capitano dei carabinieri Jervolino e dal confronto è emerso che le forze di polizia conoscono i nomi e le responsabilità individuali, ma essendo ragazzini minori di 14 anni non si riesce a portarli davanti al giudice». Che cosa è stato fatto? «Incontri con i ragazzi e con i loro genitori – ha concluso l’assessore –. Alcuni genitori hanno risposto impegnandosi a controllare i loro figli. Altri invece non hanno risposto alle sollecitazioni dei servizi sociali del Comune. Intanto, continuano i furti, anche nel centro urbano. Nel tardo pomeriggio di domenica è stato svaligiato l’appartamento del sindaco Paola Lungarotti. I ladri hanno scalato i discendenti e sono entrati in casa recando gravi danni dopo aver trafugato oggetti preziosi. m.s.
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