Il sindaco ufficializza la ricandidatura e individua le linee della campagna elettorale
“Entro metà novembre voglio chiarezza sulle alleanze”
Mauro Barzagna
ASSISI – Per una volta, educato e schivo com’è, Claudio Ricci deve aver “abusato” di se stesso. Per una ricandidatura a sindaco, però, tanto vale parlar chiaro sin da subito: “Io sono il candidato del Pdl e sono l’unico a poter usare il simbolo. Al mio fianco avrò una lista civica. Entro il15 novembre incontreremo tutti i potenziali alleati, ai quali illustreremo il nostro programma, chiedendo di assumere con chiarezza una posizione definitiva e, di conseguenza, ci comporteremo sia io che la coalizione che rappresento”. Ha promesso un secondo mandato alla guida di Assisi improntato all’ulteriore concretezza, l’ingegnere. Ed è stato di parola, soprattutto per provare a dissolvere le nubi che stavano addensandosi all’orizzonte della sua candidatura. Nubi che hanno un nome e un cognome, il vice sindaco Giorgio Bartolini, che secondo alcuni si caricherebbero di pioggia ogni giorno che passa. Nubi, che in caso di “rovescio” potrebbero trasformarsi in ritiro delle deleghe e rimpasto di giunta? “Ne parleremo dal 16 novembre”, taglia corto Ricci. Le risposte all’indispensabile “o con me, o contro di me” verranno raccolte nel giro delle prossime tre settimane, dunque. Con la benedizione dell’intero stato maggiore del Pdl, rappresentato all’hotel Subasio (lo stesso dal quale prese il via l’avventura del centrodestra alla conquista di Assisi alla vigilia delle elezioni del 1997) del coordinatore provinciale Monni, del vice coordinatore vicario Lignani Marchesani, del coordinatore comunale Vescovi e del responsabile per gli enti locali Mantovani, che ha letto un messaggio altrettanto chiaro del coordinatore regionale Rossi e del vice vicario Laffranco. Ricci ha messo la chiarezza alla base della propria candidatura non solo per ciò che riguarda i rapporti con i potenziali partner della propria coalizione, ma anche per tutta una serie di proposte di comportamenti che caratterizzeranno la sua campagna elettorale. “Innanzitutto non farò cene”, ha detto concedendosi una stoccata nei confronti di chi, fra antagonisti più o meno esterni alla maggioranza che attualmente lo sostiene, si sta già muovendo per raccogliere consensi. Campagna elettorale sobria, quella di Ricci, anche per ciò che riguarderà i toni: il sindaco non prenderà parte a “faccia a faccia” con altri candidati, né replicherà a polemiche o attacchi: “Come ho fatto finora risponderò con i fatti, ascoltando le persone e coinvolgendo i giovani secondo una logica che ho apprezzato nelle parole di Roberto Saviano: piuttosto che associare l’impegno in politica al verbo scendere, i giovani vanno coinvolti all’insegna del ‘salire in politica’ inteso come spendersi per un qualcosa di importante e nell’interesse della collettività”. Il resto in pillole: non verranno aumentate le tasse e Assisi andrà considerata al centro di un sistema che la metta in relazione con gli altri centri in un regime di pari dignità. Infine, tutti coloro che ne condivideranno le linee dovranno farlo non solo a parole ma anche mettendo la propria firma sul programma elettorale.
In serata arriva anche la “benedizione” del ministro Bondi
ASSISI – “Conosco la dedizione, l’impegno, la serietà e il sacrificio profusi in questi anni, sono certo che i risultati del suo lavoro, a tutti visibili, saranno riconosciuti e premiati dai cittadini di Assisi”: a tarda sera, sulla ricandidatura di Claudio Ricci arriva anche la benedizione del ministro (e coordinatore nazionale pidiellino) Sandro Bondi, che si dice “sicuro che Ricci continuerà a lavorare per Assisi”. Ma la vera sorpresa della giornata di ieri – anticipata dal coordinatore comunale Annibale Vescovi – erano le facce presenti alla conferenza stampa di ripresentazione di Ricci, non tanto lo stato maggiore comunale dell’Udc (il consigliere Francesco Mignani ha comunque spiegato che “come abbiamo ascoltato Ricci e ascolteremo tutti gli altri”), quanto i consiglieri Luigi Marini (Pd, che fermo restando “l’ultima parola ai coordinatori” ha apprezzato “alcune parti del discorso, anche se mi sarebbe piaciuto sentire di asili nido, nuova casa di riposo ed una casa/cittadella della salute”) e Patrizia Buini, capogruppo della lista Bartolini che non ha voluto commentare la sua presenza (i ‘bartoliniani’ ritengono possibile un accordo sul nome di Ricci o avvicinamento personale, magari alla lista civica promossa dal sindaco, meno ‘impegnativa’, politicamente, del Pdl?). Il pubblico ha annuito agli otto punti elencati dal sindaco/candidato e ha fatto sentire il suo calore applaudendo fragorosamente alla “chiarezza di posizioni” entro il 15 novembre chiesta da Ricci; consensi anche il completamento delle grandi opere ma in un’ottica di sviluppo, anche futuro, di tutto il territorio, che deve essere sempre più connesso al resto dell’Umbria. Applausi anche per il consigliere comunale e provinciale Evian Morani secondo cui “Ricci è l’unico che può trasversalmente parlare con Provincia, Regione ed Europa, ci auguriamo sia sostenuto da un’ampia coalizione che vada dalla Lega Nord all’Udc non escludendo, perché no, anche il Pd”.
Flavia Pagliochini
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