La riconversione delle stalle è un tema importante e la delocalizzazione dei volumi rappresenterà uno strumento di forte stimolo per l’edilizia privata facendo arrivare sul mercato opportunità oggi non presenti. Sul tema si esprime il Presidente della commissione Catia Degli Esposti: “L’intenzione da sempre dichiarata dalla maggioranza in commissione è di stimolare la realizzazione di case uni-bi familiari per creare opportunità di lavoro soprattutto alle piccole e medie imprese edili e quindi a tutto l’indotto che gira intorno all’edilizia di qualità per abitazioni singole in lotti di dimensioni tali da consentire un’ottima vivibilità visto il rapporto che si andrebbe ad avere tra abitazione e giardino. La maggioranza è disposta a collaborare con l’opposizione e valuterà la proposta che è stata annunciata. Spero che Pecci vorrà farla pervenire al Sindaco in tempi rapidi, e comunque in tempo utile affinché nella prossima riunione della commissione, prevista dopo il 10 Novembre, tutti possano esprimere le proprie valutazioni per poi procedere all’avvio dell’iter che porterà la pratica in consiglio comunale per l’approvazione definitiva entro brevissimo tempo. Cercheremo per quanto possibile di arrivare a un testo condiviso e approfitto per ricordare a Pecci che proprio valutando la sostenibilità economica e ambientale degli interventi siamo arrivati alla proposta presentata”.

Anche l’assessore all’Assetto del Territorio Francesco Fratellini interviene sulla vicenda: “L’individuazione delle stalle come detrattori ambientali e fino ad oggi utilizzate per allevamenti intensivi, favorirà il recupero delle aree dove le stesse insistono che dovranno essere ricondotte a terreno agricolo. Questo non significa che per le destinazioni compatibili con le aree circostanti alle stalle, i volumi non possano essere destinati ad altro sul posto, riqualificando quindi l’area, comprese le sue pertinenze (piazzali, letamai, vasche di stoccaggio). Gli indici di conversione, sono articolati; le cifre che sono trapelate, si riferiscono alle stalle ancora oggi in funzione e a quelle che erano operanti a fine 2008; per le altre i parametri sono molto più bassi. L’Amministrazione vuole avere la certezza che per procedere con la delocalizzazione dei volumi di una stalla ci siano le garanzie per il risanamento dei luoghi e quindi le risorse economiche necessarie a favorire l’operazione. Ricordo che in molti casi le coperture delle stalle sono di Eternit. Gli uffici dell’Urbanistica hanno presentato in commissione un computo metrico dal quale emerge un costo molto alto per ripristinare le aree mediante demolizione dei volumi esistenti con conseguente smaltimento dei materiali di risulta in conformità con le leggi, passando poi alla bonifica di tutto il terreno dove l’edificio insisteva comprese le pertinenze e i piazzali; questo dovrà avvenire, ove necessario, anche mediante asporto del fondo con sostituzione con terreno vergine. Dal punto di vista del consumo del suolo, gli uffici stanno effettuando delle ipotesi e i primi dati che emergono sono incoraggianti, probabilmente la differenza tra terreni recuperati, e quelli utilizzati sarà a vantaggio dei primi con la notevole differenza che il nuovo edificato non avrà l’impatto di un “detrattore ambientale”. I suggerimenti e le osservazioni costruttive sono bene accette e se possibile saranno anche accolte in commissione, l’importante che qualcuno non pensi di ritardare l’iter di questa pratica o cerchi di rendere inefficace la delibera eliminando la sostenibilità economica dell’operazione”.

Catia Degli Esposti Consigliere Comunale e Presidente della Seconda Commissione

Francesco Fratellini Assessore ASSETTO DEL TERRITORIO – AMBIENTE -INFORMATICA

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