Bastia

Stalle, guerra sulla paternità del progetto

Il Pd bastiolo rivendica il suo ruolo

BASTIA – Piano stalle, capitolo chiuso? Niente affatto. O meglio se il progetto è ormai definito e approvato, ciò che resta ancora in auge è la polemica sulla sua “paternità”.
«La riconversione delle stalle era necessaria – scrive in una lunga lettera aperta Erigo Pecci del Pd di Bastia – Finalmente la sorniona giunta Ansideri ne ha preso atto e la velocità con cui si sono affrettati a rivendicarne la paternità dimostra la chiara volontà di voler prenderne i meriti a tutti i costi. Sarebbe stato giusto riconoscere che l’approvazione della delibera di riconversione delle stalle ha visto protagonista il Pd. Noi siamo orgogliosi di aver lavorato per il bene della città, senza pregiudizi, ma siamo altrettanto consapevoli di avere davanti una maggioranza incapace di tradurre le idee politiche in atti consiliari».
«Siamo arrivati ad oggi con ritardo – aggiunge Pecci – dopo una devastazione del territorio e dopo l’indagine che ha portato alle dimissioni un assessore della giunta Ansideri. È bene chiarire che il gruppo del Pd ha presentato in Consiglio comunale due mozioni nel tentativo di svegliare la Giunta della destra bastiola rispetto ad unargomento così rilevante. Tuttavia in Consiglio i gruppi della maggioranza sono arrivati impreparati e si è quindi deciso di portare la discussione in commissione tentando di riportare nell’assise una risposta unitaria in tempi brevi. Purtroppo i tempi non sono stati affatto brevi. Dall’agosto del 2012 al gennaio 2013 è stato un susseguirsi di riunioni, sono stati fatti passare mesi preziosi e quello che i cittadini devono sapere è che la proposta della maggioranza (presentata in commissione a novembre) consisteva solamente in uno schema. Uno schema che assegnava le quantità edificabili a chi riconverte le stalle. A questo punto abbiamo argomentato e ampliato la nostra proposta, sulla quale tutti ci siamo confrontati. Noi volevamo che vi fosse equilibrio tra l’utilizzo del territorio e la necessaria occasione di riconversione delle stalle e perciò abbiamo fissato delle regole entro le quali la riconversione può essere fatta. Una proposta che armonizza la delocalizzazione dei volumi con il costruito esistente, una proposta che considera importante il valore delle attività produttive, che differenzia stalle in attività da stalle in disuso
(quindi ruderi in mezzo alla campagna), una proposta che oggi, seppur migliorabile, ritroviamo interamente ripresa nella delibera approvata». «Non possiamo quindi accettare – conclude il rappresentante del Pd – che consiglieri ed assessori della Destra bastiola, privi di ogni merito per la totale assenza di proposte (fatto riscontrabile negli atti e nei verbali delle riunioni) si attribuiscano meriti che non hanno. Negli interventi in sede di Consiglio nessuno ha approfondito le questioni su ciò che veniva approvato, poiché nel dettaglio non ne conoscono il contenuto».
Quindi l’affondo politico: «Vogliamo sottolineare alcune divisioni all’interno della maggioranza, con Brozzetti che puntava al massimo dei volumi concessi e la Degli Esposti che era molto vicina alla nostra posizione».
Infine, i ringraziamenti: «Vogliamo ringraziare tutti coloro che ci hanno aiutato nell’elaborare il documento di proposta: tecnici, allevatori, imprenditori ed iscritti al Partito democratico i quali, partecipando alle riunioni, hanno dato un contributo essenziale».

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