Bastia, il gruppo consiliare del Pd ha censito il territorio La mappatura presentata in Comune insieme a due mozioni-Le proposte Le iniziative in fatto di tutela ambientale condivise da tutti i partiti e i movimenti del centrosinistra
BASTIA UMBRA – Il rischio – pare scampato – dell’insediamento nel territorio di comune di Bastia di una mega centrale per la produzione di biogas, ha risvegliato nella popolazione l’attenzione e la preoccupazione per i rischi ambientali che può correre il territorio.
Un approfondimento dei regolamenti comunali in proposito haportato alla scoperta di un vuoto nonnativo per quanto riguarda la riqualificazione degli allevamenti dismessi situati nei pressi dei centri abitati e la bonifica delle coperture con tetti in eternit contenenti amianto.
Le problematiche, emerse con forza nel corso di assemblee pubbliche tenute dal Pd nelle frazioni interessate, ha spinto i partiti dell’opposizione, in pieno accordo con quelli del centro-sinistra non rappresentati in Consiglio comunale, a chiedere all’Amministrazione di porre in atto tutte quelle misure necessarie a superare il problema.
«Siccome ci è stato risposto che le cose erano ferme perché mancava un censimento delle stalle e delle aree sensibili – hanno spiegato Vannio Brozzi, coordinatore del Pd di Bastia ed Erigo Pecci, consigliere dello stesso partito – abbiamo deciso di dare concretamente una mano per accelerare le procedure. Con i nostri mezzi abbia proceduto ad un censimento e, questa mattina, abbiamo presentato tutta la documentazione in Comune – allegata a due mozioni».
«La prima mozione – hanno specificato – riguarda la modifica e l’integrazione del regolamento di igiene, approvata con delibera consiliare n. 26 del 17 aprile 2008, tes a arisolvere prima la distanza degli allevamenti dai centri abitati in questa fase in cui gli allevamenti sono dismessi a seguito dell’ordinanza sindacale emessa nell’anno 2010 e per regolamentare e censire la presenza delle coperture con tetti in eternit. Non solo, la mozione invita ad affrontare e disciplinare la presenza di eventuali impianti di biodigestione, tema quantomai al centro del dibattito politico-amministrativo peri problemi connessi all’eventuale ripresa delle attività suinicola e per la sensibilità ambientale che sta crescendo nelle popolazioni». La seconda mozione propone invece la disciplina urbanistica delle stalle già individuate e dismesse da alcuni anni tesa a consentire un risanamento ambientale ed un recupero urbanistico basato su tempi, metodi e criteri certi. «Tale iniziativa – hanno poi precisato Brozzi e Pecci al Giornale dell’Umbria – tende a sollecitare l’attività dell’attuale maggioranza che su questi temi delicati, a tre anni dal suo insediamento, non ha ancora proposto alcun atto deliberativo. Teniamo ad evidenziare, infine, che il gruppo consiliare del Pd propone le due mozioni in completa condivisione con tutti i partiti e i movimenti del centrosinistra di Bastia».
di FRANCESCA BENE
Quello che troviamo oggi … lo hanno fatto loro ieri !!
L’importante è risolvere il problema per il bene di chi, da un lato ha subito la puzza e chi, dall’altro, ha chiuso i battenti! Questa è una bella sfida per i nostri politici! Noi cittadini vi stiamo a guardare…
quello che oggi si deve gestire lo hanno fatto alcuni residendi di bastia che potevano farlo credo che anche tu tex riesci a capirlo ciao
L’impiego dell’amianto è fuori legge dal 1992-2012 = 20 anni Buongiorno PD.
Prima dove eravate???, l’attuale amministrazione è in carica da tre anni.
Questo modo di fare politica vecchio e inadeguato ai tempi odierni dove grazie a Dio l’informazione è a disposizione di tutti comincia a stancare soprattutto se fatto da chi per anni ha chiuso gli occhi.
A quando politica vera e non strumentale e ostruzionistica.
basta vedere la faccia de sto ..ihihiihihi
x zeppavagone: Se ci fai un disegnino di ciò che scrivi forse è meglio … perchè non si capisce proprio cosa vuoi dire !!! Ribadisco, quello che troviamo oggi lo hanno fatto i sinistroidi ieri, e quando l’amianto è stato dichiarato pericoloso, quando si sentiva la puzza delle stalle … al quel tempo era sindaco Brozzi … come mai allora si sveglia adesso ??? Perchè non ci hanno pensato per 25 anni ???
Intorno a casa di Zeppavagone ci sono o ci sono mai state stalle con coperture in amianto ??? NO perchè Lui da Sindaco le ha favorite in altre parti del comune.
Certo si accorge un pò tardi che oggi ci sono seri problemi che devono essere affrontanti per tutelare la salute dei cittadini.
Meglio tardi che mai, ma il METODO DI FARE POLITICA è veramente da CAVERNICOLO ( nel senso di vecchio ).
Sveglia COSTANESI … coloro che oggi vi fanno credere che sono dalla vostra parte per togliere le stalle … sono GLI STESSI che 40 anni fa hanno permesso il loro insediamento SOLO SU COSTANO … come mai a Brozzo non ci sono ? Come mai verso Ospedalicchio si trova solo una stalla ?? Perchè le hanno volute concentrare tutte su Costano ??? COSTANESI DOMANDATELO A BROZZI !!!!
E mo’ scoprono pure l’amianto.