Bastia

Spunta un nome per unire Pd Idv e Udc

Non c’è pace nel centrosinistra. Romoli a Cianetti: “Abbandoni l’idea di dividere i democratici”
ASSISI – Dopo la nota di Carlo Cianetti nella quale il candidato di Buongiorno Assisi rivendicava la concordia della coalizione Mongolfiera, Prc e Sel, il co-segretario del Pd Edo Romoli verga una dura nota contro “chi si è candidato furbescamente mentre il Pd era impegnato nel confronto del congresso comunale, superando il segno del civismo politico, travolgendo le regole morali del confronto e del rispetto dovuto ai partiti ed alle persone”. Secondo Romoli, “Cianetti prima desiderava che non fossi eletto segretario del Pd di Assisi”, mentre oggi “dimentica la volontà di tutto il centrosinistra di trovare un accordo politico con l’Udc, uno straordinario obiettivo che non gli piace e che conferma una miopia politica giustificata solo dalla sua non conoscenza delle complesse dinamiche sociali del territorio comunale, dal quale manca da circa 18 anni. Cianetti abbandoni l’ottusa idea di dividere il Pd: Romoli e Borgognoni hanno obbiettivi politici comuni: costruire un grande Pd, allearsi con l’Udc e proporre alla coalizione un autorevole ed apprezzato candidato a sindaco per il governo della città”. E mentre nei commenti del blog della Mongolfiera si fa il nome di Francesca Di Maolo Bellini quale candidata unica Pd-Udc-Idv , Cianetti replica che “da due anni – replica Cianetti – chiediamo al Pd di ragionare insieme e insieme di scegliere un candidato, ma il Pd è alle prese con congressi vari, elezioni interne ed esterne. Il mondo va avanti e i nostri elettori ci chiedono di offrire un’alternativa al tandem dei conflitti Ricci-Bartolini: di qui la decisione di metterci la faccia, fermo restando che non abbiamo alcun problema a fare un passo indietro qualora vi sia un candidato gradito a tutta la coalizione di centrosinistra. Non abbiamo nessun problema a continuare a lavorare qualora esca dalle primarie un candidato diverso dal sottoscritto, non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno, tantomeno dell’Udc. Però il Pd rispetti i patti e entro il30 novembre sveli il suo candidato, anche visto che le elezioni sono nel 2011”.

Corriere-2010-11-28-pag22

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