Bastia

“Spostate quegli allevamenti”

Venti di guerra a San Lorenzo
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Gli abitanti della zona bastiola di San Lorenzo scrivono al primo cittadino, all’Asl numero 2 Umbria e al Noe chiedendo l’organizzazione di un tavolo delle trattative per sollecitare l’impiego di nuove tecnologie per lo smaltimento dei liquami degli allevamenti suinicoli, nonché lo spostamento degli stessi a distanze aggiornate rispetto ai centri abitati, come vuole il regolamento d’igiene comunale. Stefano Ansideri, attuale sindaco di Bastia Umbra risponde che “si sta lavorando in questo senso, come non solo la giunta, ma tutta la maggioranza di centrodestra ha già concordato e comunicato. Io stesso, in qualità di primo cittadino, confermo la promessa fatta anche nei confronti degli abitanti bastioli che risiedono presso la frazione di Costano nel voler organizzare un confronto allargato per discutere le problematiche legate agli allevamenti suinicoli. Ora, è ovvio che muoversi vuol dire intraprendere un percorso, che prevede diverse tappe. Ci sono tempi tecnici che vanno compresi e rispettati. C’è un tempo storico che vede le attività economiche vivere un periodo non facile. Quindi, la maggioranza si sta muovendo, il sindaco terrà fede alle promesse fatte, ma inutile organizzare incontri demagogici senza avere reali novità di cui poter discutere. Quando avrò dati alla mano, copertura legale compresa, mi preoccuperò di aggiornare la cittadinanza”. E’ da verificare se le parole del primo cittadino rassereneranno le preoccupazioni dei cittadini che si stanno confrontando in modo sempre più frequente sul da farsi per difendere quelli che descrivono come propri diritti. “A Bastia Umbra si sono riaperti degli allevamenti suinicoli e avicoli siti in prossimità dei centri abitati – sottolinea una cittadina che rappresenta il punto di vista di alcuni concittadini – il sindaco Ansideri non sta intervenendo rispetto a tutto questo, nascondendosi dietro a vecchi regolamenti; tutto questo sotto agli occhi dei cittadini allibiti”. In questi giorni, è stata inviata una lettera proprio al primo cittadino, come anche al Noe, alla procura della Repubblica, alla Asl e a altri enti. Alla stessa lettera sono allegate più di duecentocinquanta firme degli abitanti della zona e si continua a raccoglierne altre. Una polemica dunque appena iniziata.

Corriere-2010-10-05-pag21

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