Progetto curato dagli assessori Tabarrini e Tardioli
“Cambieranno permessi e tempi di attesa, mai superiori ai 90 giorni”
BASTIA UMBRA (a.g.) -Una notizia che renderà felici i proprietari di attività produttive: apre lo sportello per le imprese. Il progetto è curato dagli assessori Tabarrini e Tardioli e si prefigge l’obbiettivo di facilitare la vita in una realtà che prolifera di situazioni nuove e vincenti dal punto di vista della piccola e media impresa. La novità più attesa è ovviamente quella dei permessi e della burocrazia che finalmente sarà concentrata; i cittadini faranno riferimento ad un’unica sede, soprassedendo a mesi di confronto con una miriade di uffici sparsi negli angoli perugini. Ciò che cambierà sensibilmente sono anche i tempi di risposta, che, nel bene e nel male, si limiteranno massimo a novanta giorni; da questo termine in poi vale in silenzio assenso. “Si realizza niente altro che un disegno che ha caratterizzato il mandato del sindaco – spiega Tabarrini – la giunta attualmente deve approvare il regolamento dispositivo e quindi anche tutto ciò che concerne alla relativa applicazione delle norme”. Il personale dell’ufficio consisterà più o meno in un geometra, un vigile e un responsabile dell’edilizia; ma su questo l’amministrazione deve ancora pronunciarsi in modo definitivo. “Prima di procedere alla definizione di tutti i dettagli – spiega Tabarrini – desideriamo confrontarci, come cerchiamo di fare di prassi, con tutte le associazioni di categoria interessate alla novità. Questo proprio per rendere funzionale al massimo un servizio che ci auguriamo favorisca il mondo dell’impresa bastiola. Ma nei progetti della giunta è previsto anche un momento d’incontro con il pubblico più esteso, per presentare ufficialmente il progetto e integrarlo con i suggerimenti più validi”. Di quali tempi si parla dunque? Gli assessori prevedono un mese di settembre interamente dedicato alla progettazione congiunta, dopo di che verranno affinati i dettagli in sede di giunta; il servizio sarà attivo entro dicembre, “sempre che qualcuno non abbia seriamente da ridire” conclude Tabarrini.
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