Eccellenza Francioni lancia la sua nuova Angelana
SANTA MARIA DEGLI ANGELI – Sono passati una quindicina di giorni da quanto Gianni Francioni, ha iniziato a plasmare la sua Angelana, che dovrà cercare di ben figurare in Eccellenza. Per ora il mister ex Nocera, è soddisfatto per il lavoro svolto: “Stiamo lavorando bene, abbiamo iniziato la seconda fase della preparazione, c’è ancora tempo prima dell’inizio ufficiale della stagione e quindi cercheremo di arrivare pronti agli appuntamenti che contano. Ci sono stati piccoli contrattempi dovuti a malanni che a questo punto della preparazione ci possono stare e tutto rientra nella norma”. La sua squadra inizierà il campionato, affrontando al Migaghelli il Cannara, prima di andare a far visita alla corazzata Pierantonio; Francioni non sembra perdere il sonno pensando a questa sfida: “Dico solo una cosa, dovremo affrontare tutte le partite con la stessa intensità. L’esordio col Cannara non sarà certo semplice, ma l’obiettivo nostro è quello di tirarci fuori il prima possibile dalle sabbie mobili della bassa classifica. In un campionato a 16 squadre diventa tutto più complicato perché una vittoria o una sconfitta possono farti volare o essere risucchiato in classifica”. Proprio questo aspetto renderà ancor più affascinante il torneo di Eccellenza, che mai come quest’anno si presenta alquanto incerto: “Trestina e Pierantonio, sembrano avere una marcia in più, anche se le nuove norme sui sottoquota rendono tutto molto più incerto. Sulla carta credo che anche Bastia, Narnese e Nestor potranno recitare un ruolo da protagoniste”. Se poi gli si chiede chi sarà il nuovo Nocera, autentica rivelazione della scorsa stagione, Gianni Francioni, risponde di getto: “Spero sia l’Angelana. Ma direi di fare attenzione anche al Casa del Diavolo di Bazzurri”. Il sorriso è d’obbligo, ma di certo farà di tutto per far diventare una certezza, questa sua speranza: “Cercheremo di regalare più gioie possibili a tutto l’ambiente. Siamo una squadra giovane e specie all’inizio dovremo fare esperienza, ma c’è materiale per lavorare bene”.
Fabio Marracci
Corriere-2010-08-18-pag07S