Fermati dai carabinieri un 25enne e un 20enne trovati con 40 grammi di coca e 3 mila euro. Alloggiavano in un albergo
di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Sono giovanissimi, spesso stranieri e usano gli hotel della zona come base per lo spaccio. Dopo le due denunce e i due arresti della polizia avvenuti a gennaio nell’Assisano, stavolta a finire nelle maglie della giustizia sono altri due giovani, un venticinquenne e un ventenne extracomunitari, domiciliati in un hotel del Bastiolo, che i carabinieri della compagnia di Assisi guidata dal capitano Vittorio Jervolino hanno trovato in possesso di un rilevante quantitativo di cocaina, circa 40 grammi, e di 3.000 euro in contanti. Notati durante un servizio di un controllo del territorio mentre si addentravano con fare sospetto in una stradina periferica situata tra dei terreni agricoli, i due sono stati fermati e perquisiti, insieme all’auto e alla stanza di hotel in cui alloggiavano. I controlli hanno permesso di rintracciare circa 40 grammi di cocaina e quasi 3.000 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività di spaccio; il denaro è stato sequestrato unitamente allo stupefacente, ai telefoni cellulari e al materiale da confezionamento rinvenuto nella vegetazione dove i due – che i militari dopo gli accertamenti di rito hanno condotto a Capanne – si erano fermati e sono stati poi controllati. Al termine dell’udienza di convalida, uno dei due è stato sottoposto all’obbligo di dimora nel comune di Bastia Umbra con contestuale obbligo di presentazione giornaliera alla polizia giudiziaria, mentre per il secondo è scattato il divieto di dimora in Umbria. Pochi giorni fa nell’Assisano la polizia aveva scoperto quattro giovani che si fingevano turisti e invece avevano allestito una base per lo spaccio in una struttura ricettiva della zona: due di loro, un ventenne e un ventunenne, erano stati arrestati e altri due – un diciannovenne e un ventiquattrenne, erano stati denunciati per il reato di detenzione ai fini di spaccio e, nel caso del 24enne, anche per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. In quel caso gli agenti del commissariato di Assisi avevano anche denunciato il titolare dell’attività perché non aveva comunicato, come previsto dall’articolo 109 del testo unico di pubblica sicurezza, i nominativi di chi stava soggiornando nella struttura. In quel caso su un tavolino erano stati trovati 5 involucri termosaldati contenenti cocaina e hashish, numerose buste di cellophane e un bilancino di precisione con residui di polvere bianca, presumibilmente cocaina e un borsello contenente 2.700 euro in banconote di vario taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio del gruppo.
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