Bastia

Sottopasso in via San Rocco, è polemica

VIABILITA – In dicussione i tempi di realizzazione


raccolte più di 4mila firme contro il progetto


Roldano Boccali
Bastia Umbra


Proseguono gli incontri del sindaco Francesco Lombardi con i cittadini per illustrare quanto l’Amministrazione comunale ha fatto finora e quanto farà. Nell’ultimo incontro, che ha avuto luogo a Borgo I Maggio, si è discusso in particolare del sottopasso in via S. Rocco, con i lavori che dovrebbero iniziare nei prossimi giorni. Come noto, molti cittadini e le forze politiche di opposizione non vedono di buon occhio la realizzazione di questa opera e ciò per l’impatto negativo che avrà nell’area interessata, con la distruzione di una vasta zona di verde e di parcheggi che verranno espropriati ai condomini.
“La contrarietà di questi cittadini al progetto non è strumentale – afferma il coordinatore comunale di Forza Italia, Francesco Fratellini – ma si basa su solide argomentazioni, come per esempio la distruzione del verde e dei parcheggi che a suo tempo erano stati realizzati come standard dei palazzi stessi”.
Altro aspetto da considerare – secondo lo stesso Fratellini – è il notevole aumento di traffico previsto dovuto all’apertura del sottopasso che sarà l’unica via in grado di evitare i passaggi a livello e, se si considera la previsione dei 7.500 mq di commercio aggiunti al palazzo della salute e alle nuove abitazioni dell’area ex Giontella, non è difficile immaginare che le già strette strade di Borgo Primo Maggio saranno invase da un numero esorbitante di veicoli. Ma ciò che emerge dalle rimostranze, non è la contrarietà al sottopasso che deve collegare due quartieri, ma alla scelta dei tempi e della priorità di realizzazione. Se la chiusura del passaggio a livello avvenisse dopo la realizzazione del sottopasso di via Irlanda, si eviterebbero intanto i notevoli disagi dovuti all’inevitabile chiusura del varco per i lavori che costringerà i cittadini a passare per S. Maria degli Angeli o per via Firenze intasando ancora di più via Veneto.
Una volta realizzata la viabilità principale, non sarebbe necessario un intervento di grande impatto,
ma basterebbe un sottopasso pedonale-ciclabile e magari adatto anche alle macchine che servirebbe solo ed esclusivamente il traffico locale tra i due quartieri. “Chiudere quel famoso anello intorno alla città che viene sempre nominato ma mai realizzato – sottolinea Fratellini – è ormai una priorità improcrastinabile proprio in considerazione delle funzioni che andranno ad insediarsi nell’area ex Giontella. Non si capisce poi, perché realizzare il buco in via Irlanda debba costare tre volte quello in via S. Rocco e soprattutto perché invertire gli interventi che a rigor di logica debbono avere una sequenza precisa: prima il collegamento esterno, poi quello interno, a meno che qualcuno preveda la realizzazione del sottopasso in via Irlanda solo a parole, contrastandolo nei fatti . I cittadini giudicheranno se la caparbietà di questi amministratori che vogliono avere almeno un’opera da sbandierare andrà premiata o no. Intanto circa 4.500 persone hanno sottoscritto la loro contrarietà a questo progetto”.

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