BASTIA UMBRA-SI STA LAVORANDO per affrettare l’iter che dovrà portare alla realizzazione del sottopasso ferroviario in via Firenze e eliminare il passaggio a livello. Un intervento atteso da decenni, oggetto di una convenzione del 2004 con Rfi e Regione Umbria, ma che ha mosso i primi passi con l’amministrazione comunale di centrosinistra che il 31 marzo 2009 ha dato incarico all’ingegner Mario Traversini di redigere il progetto preliminare. L’amministrazione del sindaco Ansideri la scorsa estate ha individuato la possibile soluzione affidando ai finanziamenti privati l’onere dell’investimento connesso con il recupero dell’area ‘Industrie Franchi’. Nei mesi scorsi si è sceso ai dettagli volendo aumentare l’altezza del sottopasso, inizialmente previsto i 4 metri, fino ad un massimo che consenta il transito di autobus a due piani. Un’ipotesi progettuale, che prevede i binari direttamente appoggiati all’impalcato, ma che non ha ottenuto il nulla-osta dalla Rete Ferroviaria perché il sistema indicato «non rispetta le caratteristiche previste nei ponti tipo utilizzati da Rfi». Sono stati portati correttivi all’ipotesi progettuale, a cura dello studio dell’ingegner Traversini, per soddisfare le condizioni poste dalla Ferrovie. La giunta comunale nei giorni scorsi ha approvato l’ultima stesura del progetto presentato il 17 gennaio scorso, che prevede un’altezza maggiore di 4 metri e una spesa complessiva di 2 milioni e 450 mila euro. Sulla base di questi elaborati si darà corso alle procedure, anche a quella delle osservazioni al piano di recupero dell’area ‘Franchi’, per arrivare quanto prima possibile all’inizio del lavori.
m.s.�
Nazione-2011-02-15-Pag14

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comments (1)

  • Finalmente!

    Accellerare sulla realizzazione del sottopasso di via Firenze e contemporaneamente approvare il piano di recupero dell’ area Officine Franchi.

    Questi due atti dell’ amministrazione Ansideri saranno come un pesantissimo ciclio di CHEMIOTERAPIA contro il VECCHIO/NUOVO male del centro-sinistra Bastiolo che si sta preannunciando come una RECIDIVA per la nostra salute pubblica.

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