Bastia

Sottopasso di S. Rocco, no agli espropri

Corteo di protesta di un gruppo di cittadini
Il sindaco Lombardi: “Manovra strumentale del consigliere Ciotti”
Il Comune sta per pagare i proprietari per gli espropri


BASTIA – Una manifestazione molto sentita da una parte dei cittadini di Bastia, contestata però da altri. Un corteo di protesta contro le procedure di esproprio per la realizzazione del sottopasso di San Rocco. I residenti nei palazzi antistanti la zona dei lavori, hanno annunciato una riunione di condominio per valutare la possibilità di un ricorso al Tar sulla questione del verde e su altri aspetti delle conseguenze che produrrà la realizzazione di quel progetto: dalla perdita di valore degli appartamenti, all’aumento del traffico e di conseguenza dell’inquinamento sia dell’aria, sia acustico.
La polemica è nata soprattutto per la mancata assicurazione di uno spostamento del verde pubblico nella zona.
Da lì la manifestazione di ieri pomeriggio promossa dal consigliere comunale del Prc Luigino Ciotti e da altri esponenti dell’opposizione.
Ciotti, ha ritenuto “illegittimo il venir meno di un area verde pubblico se non viene compensata da un’altra, in zona usufruibile dai cittadini del posto. L’unica area disponibile in zona, è un campo che si trova davanti ai palazzi, di proprietà di un assessore comunale che riteniamo a questo punto, sarà ben lieto di metterlo a disposizione dell’amministrazione per recuperare il verde che verrà distrutto”.
Il sindaco Lombardi parla di manovra strumentale ed individua nel capogruppo di Prc, Luigino Ciotti, il principale responsabile: “Il consigliere Ciotti, evidentemente in cerca di una nuova collocazione politica dopo essere entrato in rotta con il suo partito, e comunque per fini personali e non certo nell’interesse della città di Bastia, si è messo a fare il capopolo.
E cavalca qualsiasi situazione, cercando di mettere i cittadini di Bastia gli uni contro gli altri. Nel caso del sottopasso di via San Rocco – prosegue il primo cittadino – la situazione appare davvero paradossale e la protesta antidemocratica, dato che vuole cercare di fermare un progetto sul quale il consiglio comunale ha deliberato per tre volte e che è stato discusso con la cittadinanza attraverso varie partecipazioni”.
Lombardi sottolinea anche come si sia trovato un accordo con i proprietari dei terreni interessati dall’intervento: “L’atto è stato sottoscritto da tutti i proprietari e soltanto un cittadino ci ha presentato una memoria. Stiamo per pagare gli espropri, tra l’altro con valutazioni molto generose”. Insomma, proprio mentre è tutto pronto per l’avvio dei lavori, giunge l’ennesima protesta. “In virtù dei passaggi fatti in consiglio comunale e nelle partecipazioni – prosegue Lombardi – chi fomenta queste azioni assume una posizione che definirei sovversiva e comunque non rispettosa delle procedure che vigono in una democrazia”.

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