Sotterra la droga a Costano

Albanese finisce in manette. Un altro arresto in centro

BASTIA UMBRA – Dopo il tunisino – arrestato lo scorso agosto dietro segnalazione dei cittadini – che aveva sotterrato la droga sotto una pianta nel pieno centro di Santa Maria degli Angeli, stavolta a finire nei guai è un albanese di 29 anni, che aveva nascosto la droga sotterrandola in un terreno pubblico nella frazione di Costano. I suoi scavi non sono però sfuggiti ai militari della stazione di Bastia Umbra, che da tempo lo tenevano sotto osservazione, e che lo hanno arrestato mentre stava recuperando un involucro contenente 12 grammi di cocaina, già confezionata per lo spaccio in singole dosi da un grammo. Protagonista, come già altre volte, il ‘tartufo’ del cane Riko, stella del nucleo cinofili di Bastia Umbra e protagonista di diverse operazioni che, stavolta, è riuscito a localizzare la droga nascosta. Si tratta di una delle ultime due operazioni dei carabinieri, da tempo impegnati contro l’uso, l’abuso e lo spaccio di sostanze stupefacenti: in entrambi i casi, ad operare fattivamente sono stati i carabinieri della stazione di Bastia, guidati dal maresciallo Cristiano Boggeri e coadiuvati dal personale del locale nucleo cinofili e dal personale della compagnia di Assisi (agli ordini del capitano Andrea Pagliaro). Oltre al caso costanese, gli uomini dell’Arma sono intervenuti anche nel centro storico di Bastia Umbra dove è stato bloccato e arrestato un altro cittadino albanese, questa volta di 27 anni, trovato in possesso di 5 grammi di cocaina pronta per essere ceduta al dettaglio; nell’ambito della stessa attività sono stati recuperati complessivamente oltre 2.000 euro, che i militari ritengono verosimilmente provento di spaccio. Pochi giorni fa, invece, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Assisi avevano arrestato un tunisino 27enne, clandestino, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti sorpreso mentre cedeva una dose di hashish ad un giovane a Rivotorto.
Flavia Pagliochini

Corriere-2010-09-22-pag21