Bastia

Sos per il nuovo palazzo della salute

Secondo la Margherita la Regione non è in grado di mandare avanti i lavori nell’ex tabacchificio


A rischio la nascita di una sede unica per i servizi sanitari


  BASTIA UMBRA – La Margherita di Bastia Umbra manifesta “grande preoccupazione” in merito alla realizzazione del Palazzo della Salute che troverà sede presso l’ex tabacchificio Giontella. Tale opera, che dovrebbe riunire in un’unica sede tutti i servizi sanitari presenti nel territorio di Bastia, produrrebbe un enorme indiscutibile beneficio per i cittadini che potrebbero trovare risposta a tutte le esigenze sanitarie in un unico spazio e, al contempo, consentirebbe un’opportuna razionalizzazione delle risorse della Asl, sia per le spese di gestione che per i costi legati alle locazioni. Ma la realizzazione dello spazio, identificato inizialmente dalla Asl in una esigenza di circa 3.000 metri quadrati, rischia oggi di essere ridimensionata a causa del mancato impegno da parte della Regione a sostenere una parte dell’investimento. La Asl infatti ha a disposizione fondi e immobili che consentono di realizzare solo una parte dell’opera, in particolare, oltre ad uno stanziamento di circa due milioni di euro si parla della permuta della ex clinica Pelliccioli e dei volumi della casa famiglia di via Irlanda, nonché dei proventi derivati dalla vendita di terreni ad Ospedalicchio appartenenti agli ex ospedali riuniti. La Regione dell’Umbria avrebbe dovuto finanziare la parte residua. Oggi sembra invece che la Regione non abbia più intenzione di impegnarsi in tale opera, senza che sia comprensibile il perché di tale ripensamento, soprattutto considerando che in questo momento l’impegno in altre realtà regionali, in campo sanitario, è invece molto consistente. “In realtà – affermano i dirigenti politici della Margherita – sembra che da parte dell’Amministrazione regionale ci sia un certo disinteresse nei confronti della nostra città che pure rappresenta da sempre una delle realtà più importanti dell’Umbria. Nessuna opera strutturale qualificante è mai stata realizzata a Bastia dalla Regione, nemmeno il centro fieristico che fu finanziato con fondi europei. Sarebbe quanto mai opportuno – sottolineano ancora gli esponenti della Margherita – che l’Amministrazione regionale cominciasse a guardare con maggiore interesse e soprattutto impegno ad una città di oltre 20mila abitanti che hanno necessità di servizi ed infrastrutture di competenza non più comunale”. Anche nel corso di un’assemblea pubblica organizzata dall’Amministrazione comunale e svoltasi il 27 gennaio, è stata illustrata la proposta di recupero dell’area ex Deltafina motivando le ragioni di tale intervento e dando ampio risalto al Palazzo della salute e ai servizi pubblici in generale, ribadendo l’importanza dell’intervento regionale in tale opera. L’impegno dei rappresentanti della Margherita nell’amministrazione comunale è quello di dare mandato ai suoi rappresentanti regionali ed in particolare al capogruppo Gianpiero Bocci, già molto sensibile a tali problematiche, perché portino all’attenzione del Consiglio regionale l’importanza dell’opera affinché gli impegni assunti vengano rispettati. 
  
     Roldano Boccali

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