Bastia

Sorpresa Ranocchia Seguirà Pasqual?

AREZZO IL CENTRALE NEL MIRINO DEI VIOLA 
 
di FAUSTO SARRINI


— AREZZO —
E’ UNA DELLE GRANDI rivelazioni della serie B. Andrea Ranocchia, 18 anni (è nato il 16 febbraio 1988), centrale difensivo dell’Arezzo, perugino nato ad Assisi, residente a Bastia Umbra, è seguito con attenzione da diversi grossi club, in testa Inter, Milan, Fiorentina, Udinese. Altissimo, supera il metro e novanta, deve magari irrobustirsi, ma è ancora giovanissimo e già gioca con una autorità e una freddezza che stupiscono per la sua età. Lo ha dimostrato in più di una circostanza, in palcoscenici e contro avversari da categoria superiore. La sua dote migliore? Soprattutto in acrobazia, Ranocchia è micidiale. «E’ un predestinato, farà una carriera importante» sostiene Ermanno Pieroni, direttore sportivo dell’Arezzo, che lo ha portato dalle giovanili del Perugia. «E’ vero che diverse società prestigiose hanno messo gli occhi su di lui, ma ora contiamo che contribuisca alla nostra salvezza. Il ragazzo si esprime con naturalezza, autorità, freddezza, ha grande carattere e sa calciare i rigori come ha dimostrato contro l’Udinese in Coppa. Sotto certi aspetti, anche se con particolari diversi, mi ricorda un po’ Materazzi che ho avuto al Perugia».


E SENTIAMOLO Andrea Ranocchia: «Club di grande spessore sono interessati a me? Ho letto qualcosa, tuttavia non so nulla di concreto, anche se essere nel mirino di società importanti fa piacere. Ma ora penso all’Arezzo e non è una frase di circostanza. Siamo messi male in classifica, tuttavia il nostro valore è superiore e il pareggio di Torino con la grande Juventus ci darà slancio. Dobbiamo salvarci e pur soffrendo ce la faremo».
Ranocchia calciatore nasce nel Perugia…
«Settore giovanile, fino agli allievi compresi, ultimo allenatore Fraschetti, ora all’Arezzo. Poi la Primavera amaranto e quest’anno il salto in prima squadra. Sono stato subito determinato, molto dipende anche dall’aspetto psicologico».
C’è una grande squadra in cui un giorno vorresti giocare?
«Il Milan, di cui sono tifoso fin da bambino. La Fiorentina? Non so se mi segue, ad ogni modo è un sodalizio prestigioso».
A proposito, presto, l’11 e il 18 gennaio ci saranno le due sfide di Coppa Italia contro i rossoneri…
«Infatti ci sto pensando e non vedo l’ora di giocare. Sarà davvero una emozione particolare».
L’obiettivo principale rimane il campionato…
«Su questo non c’è dubbio. L’ho detto prima, anche se ora sembra difficile, abbiamo le potenzialità per restare in serie B e ci riusciremo».
Oltre al calcio c’è anche la scuola…
«Frequento l’Istituto Tecnico Commerciale, ma per gli impegni con l’Arezzo forse mi iscriverò a una scuola privata». 
 

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