Bastia

Solo parenti e amici per l’ultimo saluto a Samu

A Bastia i funerali del ventiduenne morto in circostanze da chiarire La transessuale è accusata di omicidio preterintenzionale
Si svolgeranno oggi alle 15.30 nella chiesa di San Michele Arcangelo, a Bastia Umbra i funerali di Samuele De Paoli. In forma privatissima alla presenza della sua famiglia e degli amici più cari. Ma è a Sonia che oggi va il pensiero di tutta la comunità, alla donna che questo pomeriggio accompagnerà il feretro della sua creatura 22enne nell’ultimo viaggio. Una mamma speciale e forte, che ha cresciuto da sola tre figli. A lei che ha chiesto aiuto quando
non ha visto suo figlio rientrare a casa la notte di martedì 21 aprile e che mercoledì ha saputo in questura la notizia che ha distrutto il mondo che fino a quel momento aveva conosciuto. «Aiutatemi a capire cosa è successo», ha scritto al mondo intero cercando risposte che ancora non ci sono (o solo in parte), e dovendo fare i conti con una realtà cruda e spietata. I magistrati hanno dissequestrato la salma del ragazzo lunedì, mettendola a disposizione dei
familiari per le esequie, dopo che nei giorni scorsi, il ragazzo era stato ricordato anche con una cerimonia sul campo sportivo di Bastia Umbra. Intanto domani i medici legali incaricati dalla procura – Mauro Bacci e Sergio Scalise – visiteranno ’Patrizia’ Pineiro Reis Duarte Hudson, la transessuale brasiliana di 43 anni, indagata a piede libero per omicidio preterintenzionale come disposto dalla procura per ’accertare, alla luce della documentazione
e della visita le condizioni fisiche di Pineiro in relazione agli eventi del 28 aprile al fine di individuare mezzi e portata delle lesioni ad essi relative, nonché accertare la pregressa assunzione di sostanze stupefacenti». Il nodo da sciogliere sta nelle costole rotte: Patrizia ha detto di essere stata colpita con un bastone/mazza, mai sequestrato però dalla polizia e sostenuto di non aver assunto droghe. Venerdì invece è in programma la consulenza tecnica
sui cellulari sequestrati: due sim della transessuale e una della vittima. Sulla vicenda del mancato ritrovamento dell’oggetto contundente la famiglia De Paoli, attraverso l’avvocato Valter Biscotti aveva ’accusato’ di mentire, sollecitando attenzione alla vicenda. «A nostro avviso la questione è irrelevante per la configurazione giuridica della vicenda, la mia assistita si è difesa a mani nude», dice l’avvocato Francesco Gatti che assiste ’Patrizia’. Eri.P. e Sa.Mi.

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