Assisi Il segretario provinciale Pici: “Ad oltre un mese dall’ultima denuncia non è stato fatto ancora nulla”
Il sindacato chiede al questore di sospendere le deleghe amministrative

di IVAN TAI
ASSISI – Il Commissariato di Assisi di nuovo al centro delle polemiche. Questa volta il segretario generale provinciale del Siulp, Massimo Pici, fa notare che “se si segue la strada per i bagni si arriva in Commissariato”. Con riferimento alla segnaletica stradale e turistica.
“L’ordine è quello esatto, nel senso che i bagni sormontano la Polizia e che per raggiungerli occorre scendere solo dieci gradini, mentre per arrivare in Commissariato bisogna proseguire per alcune rampe di scale, gradini e gradoni – afferma Pici – Se qualcuno chiedesse indicazioni su come raggiungere il Commissariato potremo tranquillamente rispondere: raggiunga piazza Santa Chiara e segua la puzza. Una volta raggiunti i bagni continui a scendere e troverà il Commissariato”.
È passato oltre un mese dalla segnalazione sulle problematiche logistiche del Commissariato. Ad oggi non è stato fatto nulla. “Non è stata ricevuta alcuna proposta concreta e fattibile – dice ancora Pici – Probabilmente coloro che dovrebbero essere investiti per dare risposte e risolvere le problematiche confidano nello scorrere del tempo per far cadere i problemi nel dimenticatoio. Nulla è stato fatto per alleviare i disagi del personale in servizio presso il Commissariato di Assisi. Il personale addetto all’archivio è costretto a trascorrere quasi interamente il turno di servizio in un locale nel quale la presenza dovrebbe essere limitata al tempo strettamente necessario al deposito e al prelievo degli atti”.
Da ricorda che la ricezione amministrativa dei cittadini avviene al primo piano, all’interno di un ufficio nel quale lavorano quattro persone. Pur nella la carenza di spazi sono installati quattro terminali e, nei momenti di grande affollamento la calca sulle scale rende difficoltoso anche il passaggio tra i due piani.
“Non rientra tra le finalità del sindacato tutelare l’immagine ed il decoro dell’Amministrazione, anche se da poliziotti di-spiace vedere lo scempio che si sta compiendo ad Assisi – conclude Pici – Il sindacato continuerà a battersi per i colleghi in servizio presso il Commissariato per assicurare loro condizioni di lavoro decorose. Per tale motivo, al fine di ridurre il carico di lavoro del personale addetto all’archivio e alla Polizia amministrativa, per consentire loro il rispetto delle prescrizioni della vigilanza sanitaria e per evitare di creare situazioni di pericolo all’interno degli uffici dovuta all’affluenza del pubblico in spazi angusti, si chiede che il Questore di Perugia sospenda temporaneamente, comunque sino a quando non sarà risolta la situazione logistica del Commissariato di Assisi, le deleghe amministrative”.

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