Bastia

Sir Safety fa l’emplein contro i sardi

 BASTIA-OLBIA IL SUCCESSO 
 
3-0



(25-19, 25-22, 25-18)


BASTIA: Suglia 14, Bastianini 12, Francesconi 9, Meggiolaro 7, Magni 7, Rinelli 5, Fiori (L), Cecchini 2. N.E. – Pierini, Fuganti, Taranto, Grechi. All. Mastrangelo.
OLBIA: Fiori 6, Guzzago 6, De Rosas 3, Ulgheri 2, Maurelli, Nonne, Gagliardi (L), Orsolini 5, Orrù 3, Trova 1, Corrias, Saieva. All. Giandomenico Dalù.
Arbitri: Stefano De Biase e Fabio Memmo.
SIR SAFETY (b.s.13 , v. 4, muri 8, errori 20).
MERDIANA (b.s. 8, v. 3, muri 3, errori 12).
BASTIA UMBRA — La Sir Safety è felice come una Pasqua. Un risultato ottimo per i bastioli che prendono con la forza i tre punti. Procede spedita la corsa promozione, l’assalto della Merdiana Olbia viene respinto con forza e il primo posto della classifica è consolidato. Nessun pericolo per la leadership della classifica. Una partita che doveva servire a definire le ambizioni delle due antagoniste e che sentenzia la vera forza dei Block Devils. Una vera e propria battaglia non c’è stata, pur se gli ospiti erano riusciti ad andare in vantaggio. Buon per gli umbri che con questa vittoria tornano protagonisti dopo qualche settimana di assenza ed evidenziano la loro solidità. Splendida gara del libero Emanuele Fiori (nella foto), vero e proprio leader in campo. Pallino del gioco saldamente nelle mani locali, impressionante l’efficacia della battuta bastiola che ha messo in affanno la ricezione gallurese. Bene il muro che ha bloccato spesso gli affondi rivali. La contesa è stata aperta soprattutto nei primi due parziali, con Olbia che è anche arrivata al secondo timeout tecnico della seconda frazione ad avere la testa avanti (15-16), ma non ha saputo contenere il ritorno dei padroni di casa. La terza frazione ha visto il sestetto di coach Mastrangelo prendere subito un cospicuo margine (16-7), per poi gestirlo fino alla conclusione dell’incontro. Ciò a dimostrazione di come la squadra abbia ripreso il ritmo giusto di gioco e sia in forma e tonica per il rush finale di stagione. Nel quadrato ospite, sottotono rispetto al suo standard abituale è sembrato l’opposto Guzzago, spesso preda del muro e della difesa bianconera, e tutto il resto della squadra ne ha inevitabilmente risentito. 

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