Bastia

Sindacati contro la Isa per il licenziamento di un dipendente

Le organizzazioni dei lavoratori si stanno preparando a una serie di iniziative di protesta
BASTIA UMBRA – La denuncia che arriva da Filca-Cisl, Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Ugl costruzioni è destinata a suscitare polemiche,e non solo. “Nei giorni scorsi – si legge in un comunicato diffuso nella giornata di ieri – la Isa di Bastia ha licenziato un dipendente, Fabrizio Tomassetti, attualmente rappresentante aziendale Rsu,rappresentanza sindacale unitaria, e Rls,rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.Il lavoratore, visto l’ingiusto provvedimento adottato nei suoi confronti, sta già provvedendo all’impugnazione del licenziamento secondo le procedure previste dalla legge. Il nostro obiettivo è quello di riportare la verità dei fatti, con la piena consapevolezza che la reale motivazione che ha spinto l’azienda a compiere tale atto, sia un comportamento contro l’attività sindacale. Comunque, visto che all’interno dell’azienda, rispetto a tale licenziamento,sono state prese diverse posizioni,l’impegno è quello di organizzare azioni a sostegno del lavoratore, coinvolgendo tutti gli altri colleghi, con l’obiettivo di dare piena solidarietà a un rappresentante sindacale che offre il suo impegno per la tutela dei diritti dei lavoratori”.Sul caso, il sindacato, per bocca di Emanuele Petrini, componente della segreteria Filca Cisl Umbria, organizzerà un’assemblea dei lavoratori, per fare chiarezza sulla posizione di Tomassetti, e una conferenza stampa. Nel frattempo, questa la versione dei fatti del diretto interessato:“Ho iniziato a svolgere il mio ruolo in modo fattivo dallo scorso mese di giugno,ricevendo da subito manifestazioni di disapprovazione da parte della dirigenza.Ritenendo di aver ricevuto delle minacce,che sono state estese anche ai componenti della mia famiglia, ho esposto querela,forte anche della testimonianza dei miei colleghi di sindacato. A seguito di questa mia iniziativa di carattere legale, sono stato anche convocato presso la sede perugina di Confindustria. A un certo punto, al rientro da alcuni giorni che ho richiesto in virtù della legge 104 (che prevede permessi per assistere familiari non autosufficienti- ndr.), ho ricevuto una lettera di sospensione in virtù di un controllo cui ero stato sottoposto; da parte mia, ho presentato la documentazione relativa all’affermazione. Ora, qualsiasi sia l’esito della mia ulteriore azione legale, non mi aggrada l’idea di pensare che, in ogni caso,l’azienda riesca a tenermi fuori per due,anche tre anni”.
Alberta Gattucci

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