Bastia

«Sia riconoscibile lo spirito francescano della città»

ASSISI L’APPELLO DEL VESCOVO MONSIGNOR DOMENICO SORRENTINO ALLE ISTITUZIONI LOCALI AD ELEZIONI AVVENUTE, mentre il sindaco Ricci lavora per la nuova giunta, arrivano gli auguri del vescovo agli eletti, accompagnati anche da alcune indicazioni ‘programmatiche’.
Monsignor
Domenico Sorrentino, con un messaggio, invita ad una politica che risponda pienamente alla vocazione di Assisi. «In essa, nel rispetto delle legittime diversità, restino ben riconoscibili i tratti cristiani e francescani che la rendono terra di attrazione per la Chiesa ed il mondo», dice Sorrentino.
IL VESCOVO INVITA poi gli eletti ad un’attenzione particolare per alcuni settori come il sostegno della produzione e del lavoro, specie per una più adeguata valorizzazione del turismo e dell’artigianato, e il sostegno della famiglia, per contrastare, specie nel centro storico, la tendenza allo spopolamento e, in ogni caso, per sostenere i valori fondamentali dell’unità dei nuclei familiari e dell’accoglienza generosa della vita.
«IN PARTICOLARE mi faccio voce dei più deboli, di quanti sono quotidianamente alle porte delle nostre strutture caritative alla ricerca di accoglienza, di ascolto, di un aiuto che non si limiti al sostegno immediato, ma offra soluzioni permanenti — dice ancora Sorrentino —. La città di Francesco deve spiccare per il suo senso di accoglienza e di solidarietà. Se occorre dare grande attenzione all’ambiente, ancor più la si deve alle persone».
L’APPELLO DEL PASTORE è per gli anziani (che crescono nel numero e nelle esigenze), per gli immigrati, (spesso presenti nel ruolo di badanti) ai quali occorre far sentire il calore di una piena accoglienza, per i giovani, alla cui condizione occorre dare, da parte ecclesiale come da parte civile, la massima attenzione. «Infine, a conclusione di una campagna elettorale che, a tratti, ha conosciuto notevoli livelli di tensione, mi si consenta di fare appello al senso di responsabilità di tutti, perché i toni del dialogo e del confronto, nella serena dialettica delle parti — conclude il vescovo — favoriscano un clima costruttivo ed ogni possibile collaborazione a vantaggio dell’intera città. Assisi assuma il volto che tanto le si addice, nel nome di Francesco di Assisi, di ‘città della pace’».
Maurizio Baglioni

Nazione-2011-05-25-Pag15

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