Disperate ricerche tra le montagne di Scheggia per tutta la notte
PERUGIA – Ore 15.09. Un piccolo Cessna 172N viene inghiottito dal cielo sopra gli Appennini. Alla cloche c’è il bastiolo Auro Malinconici, dipendente delle Poste con la passione del volo.
L’allarme scatta quando il centro di Poggio Renatico perde il contatto con il velivolo da turismo: disperso. Una parola mai pronunciata da chi ha a che fare con aerei e rotte: è presagio di morte. Immediatamente scattano i soccorsi. Si alzano in volo due elicotteri dei carabinieri e uno dell’Aeronautica, da Pratica di Mare. Contemporaneamente scatta la battuta a terra. Le ricerche nella zona di Isola Fossara, nel comune di Scheggia, vanno avanti per ore ed ore, per tutta la notte. Nonostante il buio e una temperatura che sfiora i sette gradi sotto lo zero. Riprenderanno questa mattina. Nella speranza di trovare ancora in vita l’umbro che quel piccolo aereo lo stava portando da Falconara a Foligno.
Il volo
Nelle Marche Auro Malinconici ci era andato in macchina con Gilberto Dello Russo, presidente del neonato aeroclub di Frosinone, e suo socio – insieme a una terza persona – dell’Italy Wings, una srl che si occupa di commercio e noleggio di piccoli aeroplani. A poche settimane dalla pensione, Malinconici aveva deciso di provare ad arrotondare con quello che per lui era più di un hobby, entrando in società con i due laziali. Volevano arricchire la loro flotta e nei giorni scorsi avevano messo gli occhi sul Cessna 172N dell’Aeroclub di Falconara. Venticinque anni portati benissimo: il motore “farfallone” non aveva perso mai un colpo, preciso come un orologio svizzero. Se ne era sorpreso lo stesso Dello Russo quando lo aveva provato. Del resto era stato sempre tenuto perfettamente, con controlli e manutenzione affidati ad una delle migliori ditte specializzate del Paese. Insomma i soci dell’Italy Wings si erano convinti: affare da concludere. Ieri mattina Dello Russo era arrivato in Umbria, aveva caricato Malinconici in macchina ed insieme avevano raggiunto Falconara. Gli ultimi accordi, poi avevano concluso la trattativa e firmato il contratto. Non restava che portare indietro i mezzi: il bastiolo alla cloche e il frusinate al volante dell’autovettura. I due amici e soci si sono salutati, con la promessa di rivedersi qualche ora più tardi. Malinconici è decollato dalla pista di Falconara alle 14,47. Senza piano di volo. Con questi mezzi, infatti, valgono le regole del Visual flight rules (Vfr), la navigazione a vista e quindi non attraverso una rotta prestabilita e comunicata. Il bastiolo aveva pensato di “entrare“ in Umbria dalla zona nord e di atterrare poi a Foligno intorno alle 15,30. Ma qui non era atteso, proprio perché viaggiando in Vfr si può avvisare l’aeroporto di arrivo anche poco prima dell’atterraggio.
L’allarme
Alle 15,09 si sono perse le tracce del Cessna e da Poggio Renatico è scattato l’allarme. Mentre si alzavano in volo gli elicotteri di carabinieri e aeronautica militare, Dello Russo aspettava invano la telefonata dell’amico. Ha ricevuto, invece, quella del soccorso aereo che lo avvisava della scomparsa del velivolo. Per il frusinate è stato un colpo al cuore. Con Auro non aveva parlato affatto della rotta. Il bastiolo, infatti, conosceva bene quel pezzo di cielo e ad un pilota esperto che si mette alla cloche non si possono e devono dare consigli. Malinconici, inoltre, in zona è considerato uno dei migliori del giro, al punto che ieri sera nell’ambiente si accreditavano più le ipotesi di un malore o di un guasto tecnico, molto meno quella di un errore umano.
La speranza
Le ricerche sono andate avanti tutta la notte. A mezzanotte e mezza gli uomini dei soccorsi avevano ormai individuato il luogo dove dovrebbe essere il Cessna, senza però riuscire a raggiungerlo. Questa mattina all’alba dovrebbero finalmente arrivare sul posto, mille metri sul livello del mare e terreno coperto da una spessa coltre di neve. La speranza che alberga nei cuori dei familiari di Auro e di chi ostinatamente per ore ieri ha battuto quel terreno impervio sfidando le avverse condizioni atmosferiche, è che il “farfallone” invece di precipitare a piombo si sia adagiato in una zona pianeggiante o che la caduta sia stata comunque attutita dalla vegetazione e che l’uomo sia ancora in vita. Da pilota esperto era vestito con abiti pesanti, bene attrezzato anche per trascorrere una gelida e disperata notte all’aperto. E per trasformare quel “disperso” in “miracolato”.Giuseppe Silvestri
Le reazioni
La famiglia trema per la vita di Auro Malinconici (58 anni)
La cognata: “E’ terribile quanto sta succedendo”
PERUGIA – A casa Maliconici lo sgomento è sceso in tarda serata man mano che arrivavano le poche e frammentarie notizie sul pilota di Bastia disperso tra le montagne al confine tra Umbria e Marche. Non è stato possibile mettersi in contatto con il nucleo familiare di Auro, con la moglie Abigaille Olivieri e le figlie, Barbra e Roberta. A dare delle laconiche risposte con la voce sofferente è stata la cognata, moglie di Ignazio Maliconici: “Stiamo in attesa di notizie, a ogni squillo di telefono speriamo che ci sappiano dire qualcosa, ma ancora nulla. E’ terribile ciò che sta succedendo”. Poche informazioni anche dai vicini, a dare un sussulto alla parola “scomparso” è stata la barista dell’Agip di Bastiola: “Certo, lo conosciamo qui – dice la signora – è un tipo sorridente, ma molto riservato, poche parole e poi ognuno prosegue la sua giornata”. Nonostante le difficoltà presenti nell’area di ricerca battuta in serata e durante la notte sembra che anche il fratello abbia preso parte attiva alle ricerche accompagnado la squadra di soccorso all’opera nella zona resa impraticabile dalla neve alta e dal freddo. La figlia maggiore, Barbra, è stata costantemente in contatto con le forze dell’ordine. Auro Malinconici, nato nel 1952, è residente a Bastiola da più di vent’anni e lavora, come sua moglie, alle Poste. Da sempre Auro coltiva due grandi passioni il motocross e il volo: quest’ultima la pratica da quando conseguì negli anni Novanta il brevetto proprio durante il servizio militare. Da allora non ha mai smesso di volare. Il pilota di Bastia è quello che si definisce un tipo sportivo dal fisico agile e scattante, uno da jeans e giubbotto. Difficile dargli la sua età, lo confermano gli amici, proprio per il stile di vita dinamico e dai mille interessi, pronto a scattare su un aereo da turismo per farsi un giro tra le nuvole e guardare tutto dall’alto.Sabrina Busiri Vici
Dalla passione alla scelta di fondare la Italy Wings
Aveva acquistato il velivolo insieme ad altri due soci
PERUGIA – Il lavoro alle Poste prima di tutto, ma la vita di Auro Malinconici era segnata e inorgoglita anche dalla grande passione per il volo. Era questa che lo aveva portato a decidere con altri due amici di dar vita alla società Italy Wings, che operava nel settore delle escursioni aeree e dei voli turistici. Insieme a Gilberto Dello Russo, uno degli altri soci, Auro aveva visto e apprezzato il Cessna 172N all’aeroporto di Falconara. Il fatto che fosse del 1985 non li aveva preoccupati in alcun modo: il velivolo era in buone condizioni di efficienza anche perché essendo il modello uno dei più diffusi deponeva a suo favore per ciò che riguarda funzionalità e maneggevolezza. Il resto, come era scontato che fosse, lo avrebbe fatto la lunga esperienza di Auro Malinconici, un pilota esperto e con parecchie ore di volo al proprio attivo. Un uomo che alla passione pura per il volo univa un’apprezzata preparazione dal punto di vista tecnico e motoristico. Un “comandante” tanto più affidabile in considerazione del viaggio che aveva intrapreso ieri pomeriggio: le rotte da Falconara in direzione dell’Umbria erano frequentatissime dal 58enne bastiolo, che conosceva a menadito anche le condizioni di volo dal punto di vista atmosferico. Quando poteva, quando gli impegni di lavoro e familiari glielo consentivano, Auro si metteva alla cloche per vivere emozioni uniche, sensazioni speciali di libertà che solo il contatto con l’aria è in grado di regalare. La vita immersa nella natura, del resto, era un “credo” sentito e praticato costantemente. Alla passione per il volo, Malinconi- ci univa infatti anche quella per la moto e per le escursioni su strade sterrate. Il motocross, non a livello agonistico, era un’altra esperienza esaltante che gli piaceva vivere lungo le piste che si inerpicano per le colline e fra i boschi che circondano Bastia e Assisi. Era la voglia di libertà che lo animava, la stessa che anche ieri aveva scelto di provare mettendosi alla barra di comando del Cessna scomparso all’improvviso dagli schermi del controllo di volo.Mauro Barzagna
Istituito un centro d’emergenza nella ex scuola elementare di Isola Fossara
“Speriamo di trovarlo ancora vivo”
Il difficile lavoro dei soccorritori sui monti tra Umbria e Marche
Jacopo Zuccari
PERUGIA – Hanno lavorato fino a notte inoltrata, al freddo, al gelo, sotto gli spifferi più glaciali della tramontana. Un’impresa nell’impresa quella di trovare ancora vivo il corpo del bastiolo Auro Malinconici, caduto a bordo del Cessna 172 mentre era in volo tra Ancona e Foligno. L’allarme è arrivato alla centrale dei vigili del fuoco di Perugia nel pomeriggio. “Abbiamo perso contatto con un velivolo, potrebbe essere caduto nell’area compresa tra Scheggia, Gubbio e Isola Fossara”. Direttamente dall’Aeronautica militare ecco l’allarme per le ricerche del Cessna scomparso. Le ricerche sono poi proseguite per tutta la notte. La macchina dei soccorsi si è messa in moto all’istante, sull’asse Umbria-Marche. Da una parte i vigili del fuoco del comando di Perugia e di Gubbio e dall’altra parte, sul versante marchigiano, nel comune di Sassoferrato, i vigili del fuoco di Fabriano e Ancona. Insieme a loro, anche i carabinieri della compagnia di Gubbio, giunti sul posto immediatamente ricevuta la nota di ricerche. Si sono mobilitati anche i volontari della protezione civile, del corpo alpino speleologico di Umbria e Marche, coordinati dal Corpo Forestale dello Stato, forti delle conoscenze dettagliate dell’area dell’impatto. Coperti da capo a piedi, con l’urgenza di fare il prima possibile ma anche con la prudenza di evitare manovre sbagliate, le ricerche si sono presentate subito difficilissime. D’intesa con le Prefetture di Perugia e Ancona, è stato costituito un centro di coordinamento per gestire l’emergenza nella ex scuola elementare di Isola Fossara, nel comune di Scheggia. Da lì sono partite le squadre dei soccorritori, dirette verso le alture dei monti Foria, La-pinna e Costa Grande, nel triangolo compreso tra i Comuni di Gubbio, Scheggia e Sassoferrato. “Ma il vento non ha favorito le ricerche e crediamo che solo da domani (oggi ndr) con la luce del giorno sarà possibile individuare con più esattezza il velivolo”, spiega Sandro Costantini, l’ingegnere che segue i soccorsi della protezione civile insieme alla sala operativa di Foligno. Le ricerche riprenderanno oggi alle prime luci dell’alba, con il prezioso aiuto degli elicotteri dell’Aeronautica militare. “Speriamo nel tempo favorevole”, aggiunge Maurizio Tesorini, dirigente della sala operativa folignate. Già preallertati i volontari della Protezione civile umbra, che affiancheranno i vigili del fuoco nelle ricerche. “Ma le speranze – dicono i soccorritori – sono purtroppo appese a un filo”.
Ne parla il segretario Monaldi
Da due anni consigliere dell’Aeroclub di Perugia
PERUGIA – (sbv) Auro Malinconici è membro dell’Aeroclub Perugia da più di quattro anni e da due è diventato consigliere.
Il pilota di Bastia frequenta con continuità l’associazione e i suoi amici, membri del club, alla notizia della scomparsa, giunta in tarda serata, si sono messi subito in contatto tra loro attraverso facebook per scambiarsi notizie e informazioni sulle sorti di Auro. “L’ho incontrato ieri (mercoledì ndr) mattina – racconta Monaldi, segretario dell’associazione – non sapevo che questa sera dovesse affrontare il volo, probabilmente aveva scelto di atterrare a Foligno perché oggi la pista di Sant’Egidio è chiusa altrimenti lo avrebbe fatto sicuramente da noi. Auro ha grande esperienza ed è uno di noi, voglio dire che prende parte attiva a ogni manifestazione, per noi è un modo di condividere una grande passione che ci coinvolge e ci assorbe quotidianamente”. L’ Aeroclub di Perugia, nato nel 1949, è presieduto attualmente da Oreste Martini e la sede si trova all’aeroporto di Sant’Egidio. Il club svolge sia un’attività di scuola di volo con corsi per pilota di aereo privato, corsi di volo su ultraleggeri e di aeromodellismo e allo stesso tempo offre un servizio di voli turistici sul territorio, perciò concentrato sulle aree di Perugia, Assisi e il lago Trasimeno.
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