LUCIO FONTANA

BASTIA UMBRA – Un sorpresa tutt’altro che gradevole. Anzi, proprio brutta. Immaginate la scena: vai tranquillamente a prendere la macchina per tornare a casa dal lavoro, quando alcuni passanti si accorgono che un serpente è entrato nel vano motore della tua auto. Non molto piacevole, anche se poi il serpente si rivelerà un innocuo biacco.
Alla fine lo spiacevole episodio si è risolto con l’intervento del Corpo forestale dello Stato, che a sua volta era stato avvisato da una segnalazione al servizio di emergenza ambientale. A dare l’allarme è stato un operatore del 118 che al termine del turno in ambulanza era stato avvisato da alcuni passanti che avevano visto un serpente rifugiarsi nel vano motore della sua macchina. Ad una ispezione da parte del personale specializzato della Forestale è stata accertata la presenza nel cofano dell’autovettura di un serpente, per fortuna innocuo, un esemplare di biacca (Coluber viridiflavus) delle dimensioni di oltre un metro di lunghezza, specie autoctona, molto comune nelle campagne umbre. La soluzione del caso ? Il serpente è stato rimosso dall’autoveicolo e liberato in aperta campagna. «Al risveglio dal letargo invernale – spiega la Forestale – può capitare che serpenti in cerca di cibo si trovino in prossimità di luoghi abitati, giardini, parchi urbani. Si tratta comunque di specie innocue per l’uomo, considerato che l’unica specie velenosa presente nelle campagne umbre è la vipera aspide».

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