Violenta rissa nella notte nella zone di via XXV Aprile. Protagonisti due uomini e una donna
BASTIA UMBRA – Scene da Far West nella tarda serata di venerdì nella zona di XXV Aprile a Bastia Umbra dove due tunisini di 29 e 45 anni, e una donna di 48 anni (italiana ma di origini tunisine), che già in passato si erano scontrati tra loro (addirittura con un machete e,nel 2009, arrivando ad un tentativo di omicidio), hanno dato vita ad una rissa -con tanto di bilanciere da palestra usato a mo’ di mazza -in cui solo il tempestivo intervento dei militari ha evitato più gravi conseguenze. I tre litiganti, arrestati con l’accusa di rissa, sono comunque dovuti ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale di Assisi, uno è stato ricoverato per trauma contusivo cranio-facciale, trauma al ginocchio, alla gamba ed al piede nonché ferite lacero contuse multiple, gli altri due con lesioni più lievi. Secondo quanto riferito dai carabinieri, la rissa è scoppiata intorno alle 23 in un parcheggio di un circolo ricreativo della zona XXV Aprile: numerosi i cittadini bastioli che, impauriti, hanno segnalato al 112 un violento litigio, con protagonisti due uomini ed una donna che si aggredivano a vicenda con calci e pugni, uno di loro addirittura brandendo un bilanciere da palestra. Immediatamente l’operatore della centrale operativa dei carabinieri di Assisi ha inviato sul posto alcune pattuglie che gravitano in zona: i tre – incluso un uomo che aveva i vestiti laceri a seguito della colluttazione ed era ricoperto di sangue a causa delle numerose ferite alla testa e alle gambe – sono stati fermati dai militari appena in tempo. Già in passato, annotano i carabinieri, i tre avevano avuto diverbi per vecchi rancori legati a questioni familiari, addirittura arrivando in un caso ad una pesante aggressione a mano armata con tanto di machete e, nel 2009, ad un tentativo di omicidio. Venerdì sera i tre si sono nuovamente incontrati a Bastia Umbra ed è bastata una scintilla per infiammare ancora una volta gli animi: il bollettino medico parla di due feriti lievi e di un ferito con trauma contusivo cranio-facciale, trauma al ginocchio, alla gamba ed al piede nonché ferite lacero contuse multiple.
Nell’udienza di convalida davanti al magistrato, due di loro sono stati associati al carcere di Capanne, mentre il terzo è stato sottoposto all’obbligo di firma.
di Flavia Pagliochini
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