Il presidente della commissione Degli Esposti chiede la condivisione della bozza redatta dall’urbanistica
BASTIA UMBRA Definire in fretta il futuro delle venti stalle dismesse del territorio comunale: è con questa finalità che Catia Degli Esposti, presidente della seconda commissione consiliare, ha convocato per oggi una seduta della stessa commissione per “condividere e discutere la bozza di delibera redatta dagli uffici dell’urbanistica in base alle indicazioni ricevute nei precedenti incontri” e a seguito degli incontri trail responsabile del settore, l’architetto Francesca Lanzi,e l’assessore all’edilizia e urbanistica Francesco Fratellini finalizzati a “concertare il testo della delibera affinché poggi su solidi presupposti giuridici”.“Le indicazioni date agli uffici da maggioranza e opposizione in commissione – spiega in proposito il consigliere Degli Esposti – sono state recepite in un testo di proposta di delibera che s’inquadra con certezza nell’attuale legislazione in materia. L’intenzione è di procedere con la condivisione di tutti,
passando,dalle riflessionie dalleconsiderazioni, ai fatti.Il testo della proposta è naturalmente emendabile, ma dalla prossima commissione dovranno emergere con chiarezza le opinioni di ogni forza politica in modo da portare molto presto in consiglio comunale la delibera per l’approvazione”.
Premere insomma sull’acceleratore per dare tempi rapidi e certi così da risolvere una questione in sospeso ormaida troppi anniconsentendo, sottolinea Fratellini, di “delocalizzare i volumi delle stalle dando così un forte impulso all’edilizia privata”.

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comments (2)

  • arcordateve che c’è uno che stà appuzzà ‘ncora… nun facete fii e fjiocci

  • La storia insegna, ma a chi!

    Ma che c’entrano le stalle dismesse e perché trasformare le cubature in edilizia privata? Un ex allevatore che possiede centinaia, se non migliaia di metri cubi, utilizzando tali superfici può costruire delle case o degli appartamenti, mentre lo scopo delle stalle dovrebbe finire con la fine degli allevamenti. Ad esempio, pensiamo se le industrie Franchi, dovessero costruire abitazioni o negozi utilizzando le cubature disponibili, non basterebbe tutto il territorio bastiolo. Le stalle vanno tolte e al loro posto rimetteteci il verde, semplicemente campi da arare.

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