Il Sindaco Ansideri respinge le accuse strumentali del Pd
e annuncia ricorso all’Autorità giudiziaria a tutela del buon nome del Comune
Sulla vicenda dell’inchiesta giudiziaria cosiddetta ‘Laguna de cerdos’, che vede indagato come funzionario Arpa Antonio Bagnetti, nominato a luglio assessore del Comune di Bastia, (dal 18 agosto 2009 si è dimesso), sono state scritte molte cose, spesso prive di alcun fondamento.
Come quella pubblicata dal Pd di Bastia dopo l’autosospensione da assessore secondo la quale Bagnetti avrebbe continuato a percepire il compenso quale membro della Giunta (Falso!).
Oppure, sempre dal Pd, che la Giunta comunale di centrosinistra avesse avviato a soluzione sin dal 2004 il problema dell’inquinamento da reflui zootecnici, quando risulta dagli atti amministrativi del Comune che nulla di concreto è stato fatto. Invece, il Sindaco Stefano Ansideri che, nei giorni scorsi, ha dato immediata esecuzione ai rilievi tecnici dell’Arpa, disponendo alcune importanti ordinanze e soprattutto prendendo l’iniziativa di proporre un ‘tavolo di concertazione’ tra tutti i soggetti interessati, pubblici e privati, allo scopo di individuare una soluzione praticabile e condivisa al problema dell’inquinamento provocato dagli allevamenti aperto ormai da decenni, ma ancora oggi irrisolto.
Fin qui gli episodi di dialettica politica, spesso infarciti di gravi imprecisioni formali e sostanziali, ma pur sempre contenenti elementi utili al confronto politico democratico per dare voce ai diversi punti di vista.
Altra cosa, invece, sono le calunnie mosse strumentalmente all’indirizzo del Sindaco Ansideri, della Giunta e dell’Amministrazione, senza curarsi minimamente dei possibili danni arrecati alla reputazione e al buon nome del Comune di Bastia.
Il Pd ha pubblicato nel proprio Sito Web, in data 14 agosto 2009, un comunicato a cura dell’Ufficio Stampa del partito rivolto al sindaco Ansideri in cui si sostiene che la Giunta comunale è “delegittimata a cavalcare quei principi moralistici sbandierati in campagna elettorale e disattesi a pochi giorni dall’insediamento con l’introduzione in giunta di un inquisito da anni; da chi ha grossi problemi di interessi perché dipendente di qualcuno che nella città ha interessi per decine di miliardi; da lei stesso…, che ha interessi personali molto più grandi di quelli denunciati da voi per Lombardi sulla zona P.I.P. di Ospedalicchio… Certo, la filosofia che applicate è quella Berlusconiana, quindi non ci stupiamo più di tanto della sua condotta anche morale”.
Farneticazioni più che considerazioni, che vanno ben al di là della polemica politica.
A questo proposito il Sindaco Stefano Ansideri ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Non ho certamente timore delle critiche a me rivolte, soprattutto se giungono da chi è ancora frastornato per la “legnata elettorale” subita, per la quale ha ancora le idee confuse e scarsa possibilità di considerare le cose per quello che sono e per il tempo durante il quale sono maturate.
Ritengo, invece, inqualificabile il riferimento alla mia moralità e correttezza delle quali ho sempre avuto riscontro ed apprezzamento nella vita quotidiana e nell’attività professionale.
Per questo non accetto che qualcuno possa trarre conclusioni da comportamenti e fatti dei quali non conosce nulla o quasi, limitandosi a fare processi alle intenzioni per la semplice propria chiusura mentale, frutto di ideologie ormai rifiutate anche dalla Storia e frutto, forse, di pratiche consuete appartenenti non certo all’attuale amministrazione.
Intendo fermare sul nascere abitudini barbare, degne di campagne di stampa volte a delegittimare gli avversari (in uso, fino a qualche anno fa, in certi paesi euroasiatici), ponendo in essere tutti gli strumenti di tutela personale ed istituzionale che il nostro ordinamento prevede.
Sono abituato ad assumere la responsabilità di ogni mia azione e pretendo che anche gli altri si assumano le proprie; per questa ragione ho deciso di agire, in sede penale e civile, per tutelare l’onore ed il decoro del Comune di Bastia Umbra e del suo Sindaco contro false e tendenziose affermazioni.
Preannuncio che richiederò un risarcimento di €. 1.000.000,00 da devolvere esclusivamente alle casse comunali.”
Ufficio Stampa del Sindaco