Bastia

“Si al Giudice di pace, senza gravare sulle tasche dei cittadini”

Questa la risposta delle amministrazioni di Assisi e Bastia Umbra al comitato degli avvocati

ASSISI Sì al mantenimento dell’ufficio del giudice di pace, purché non gravi eccessivamente sulle tasche dei cittadini. E’ unanime la replica dalle amministrazioni comunali di Assisi e Bastia Umbra alla proposta del comitato degli avvocati per la giustizia di prossimità,che nei giorni scorsi aveva chiesto uno sforzo in più aiComuni del comprensorio al finedi accollarsi, oltre alle spese di gestione (affitto e utenze), anche quelle del personale.
Una soluzione che, per il sindaco di Assisi Claudio Ricci, costerebbe “una cifra insostenibile nella parte corrente del bilancio che ha già riscontrato una diminuzione di oltre 7 milioni di finanziamenti statali.Peraltro, sul piano amministrativo, non è spostabile il personale del Comune in una pianta organica del Ministero di grazia e giustizia”. D’accordo con Ricci anche l’assessore bastiolo e avvocatessa Fabrizia Renzini,convinta che accollare ai Comuni le spese del personale non sia una strada percorribile perché se da una parte “non è possibile gravare i cittadini di ulteriori oneri”, dall’altra “il Comune di Bastia è già a meno sette unità di organico”.  “I nostri -puntualizza -non sono fini propagandistici e ci stiamo attivando in ogni modo affinché il giudice di pace di Assisi resti come sede distaccata di Perugia”.

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