BASTIA UMBRA Ameno di 48 ore allo scattare del silenzio elettorale, le tre coalizioni incampo- centrodestra, centrosinistra e Movimento 5 stelle – ne approfittano per giocare le ultime carte in vista del voto di domenica. Molteplici e agguerriti gli attacchi del centrosinistra,guidato dalla candidata sindaca Simona Carosati, che dapprima accusa i membri della maggioranza uscente di violare le leggi sulla par condicio e utilizzare “in maniera impropria la loro posizione e il loro potere per avvantaggiarsi nella competizione elettorale” chiedendo in proposito l’intervento delle autorità competenti, per poi spostare il focus sul Puc 3, criticando la giunta per non aver sfruttato le risorse messe a disposizione dal bando regionale per la riqualificazione dei centri storici.”Questa amministrazione – è l’accusa di Carosati – ha relegato Bastia ad un isolamento comprensoriale e regionale penalizzandola enormemente”.”La candidata sindaca insiste e attacca su fantasticazioni tutte di loro proprietà”,è la replica del sindaco Stefano Ansideri apparsa su Facebook.
“Il bando non ci riguardava quindi non è stato preso in considerazione. Si continua ad inciampare su false informazioni fornite da chissà chi”.A tal proposito, Ansideri riporta lo stralcio di una nota ufficiale della Regione Umbria nella quale la governatrice Marini spiega che “il bando Puc 3 è destinato ai Comuni con meno di 10mila abitanti per la crescita e lo sviluppo dei territori caratterizzati da centri di piccole dimensioni”.
Il candidato del 5 stelle, Marcello Rosignoli, mette l’accento sulla coerenza.”Su questo – afferma – non facciamo nessun passo indietro: un’unica forza politica,un unico simbolo, nessun accordo o alleanza. Gli inciuci,i favori e le raccomandazioni li lasciamo fare a loro. Basta ipocrisie e teatrini: i cittadini bastioli rivogliono Bastia nella corsia di sorpasso”.