Bastia

“Sfrattato” lo storico macchinario dei Brizi

I tipografi lo usarono per stampare documentifalsi e salvare tanti ebrei. Ora verrà rimosso dalla sua sede ed èpolemica sulla collocazione
ASSISI – La macchina che salvò centinaia di ebrei stampando documenti falsi da poche ore non si trova più nell’ex tipografia a piazza Santa Chiara, visto che a causa di uno sfratto deciso dalla proprietaria dei locali (oggi trasformati in un negozio di souvenir che all’interno conservava il macchinario) gli affittuari – tra cui Giovanna Calderini, moglie di Ugo Sciamanna, nipote di Trento – hanno deciso di mettere tutto in cantina. ”Ci sarebbe piaciuto farlo rimanere qui, ma tutti i nostri appelli sono caduti nel vuoto”, hanno spiegato gli affittuari del negozio, che a breve potrebbero togliere anche la targa a ricordo dell’operato svolto da Trento e Luigi Brizi, padre e figlio che per il loro lavoro furono dichiarati Giusti d’Israele. Eppure l’ex tipografia, onore e vanto di Assisi per il lavoro dei Brizi che stampando documenti falsi salvarono la vita a centinaia di ebrei (anche grazie all’impegno del campione di ciclismo Gino Bartoli e del giovane sacerdote Aldo Brunacci) è visitata ogni anno da tantissimi turisti. “Probabilmente doneremo la macchina con tutto il cliché (realizzato a mano da Trento) al museo di San Rufino”, aveva anticipato nei giorni scorsi la Calderini rifiutando l’interessamento della Comunità ebraica di Roma. Ma arrivano appelli anche da Assisi. “Il Comune parli con gli eredi di Brizi e assieme a uno storico proponga un progetto serio per far sì che la memoria dell’operato di Trento e Luigi, importante per Assisi e non solo, non vada dispersa”, chiede il consigliere Claudia Travicelli (Pd).

Corriere-2010-10-28-pag22

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