BASTIA — La sistemazione degli uffici comunali e l’ottimale dislocazione dei servizi pubblici locali sono problemi all’ordine del giorno da molto tempo e forse in tempi rapidi avranno una risposta. Il sindaco Lombardi è stato chiaro sulla volontà di rivedere l’attuale assetto, con uffici fuori sede e in affitto, per migliorare sia i servizi all’utente, sia la capacità di lavoro dei dipendenti comunali. Per farlo ha individuato nello studio dei beni patrimoniali il primo atto sul quale impegnare la struttura amministrativa. Si tratta di una ricognizione sui beni immobili comunali e un piano per una razionale utilizzazione. Si dovrà anche tenere conto che la parte vecchia della sede comunale, che si affaccia in piazza Matteotti, dovrà essere ristrutturata con i fondi del post sisma (circa 800mila euro) che potranno essere impiegati in un intervento che potrebbe iniziare entro il 2005. Per un anno o anche 18 mesi gli uffici di quest’ala dovranno essere trasferiti. Ma l’obiettivo dello studio coordinato dal direttore generale Dante De Polis dovrà indicare soluzioni logistiche per evitare il ricorso agli affitti e, inoltre, fornire ipotesi di soluzione per la cosiddetta «Casa delle associazioni».
