Bastia

Serve una commissione per il paesaggio

Ne discuterà il consiglio di martedì, dedicato anche alla musica popolare
BASTIA UMBRA – E’ stata convocata per martedì prossimo la prossima riunione della massima assise bastiola. Armando Lillocci, presidente del consiglio comunale, ha annunciato che alle 17.30 si terrà la parte di lavori aperta alla cittadinanza e “dedicata ai 150 anni dell’Unità d’Italia, nel corso del quale si esprimerà l’adesione al tavolo nazionale per la promozione della musica popolare e amatoriale dal 1861 a oggi. Proprio e anche in virtù di questo, verrà colta l’occasione per esprimere riconoscimento nei confronti della banda musicale della frazione bastiola di Costano e del coro polifonico “Città di Bastia”,quali gruppi di musica popolare e amatoriale di interesse comunale. Alle 19.30, invece, si terrà la seconda parte del consiglio comunale, con tre punti all’ordine del giorno: riconoscimento della banda musicale di Costano e del coro polifonico “Città di Bastia”, approvazione della modifica del regolamento edilizio e urbanistico in merito all’istituzione della commissione comunale per la qualità architettonica e il paesaggio, revoca della delibera avente a oggetto il piano attuativo di iniziativa privata di via Fani”. Dallo stesso Armando Lillocci, questa volta in veste di rappresentante della sezione bastiola dell’Udc, provengono queste parole di commento sull’operato dell’amministrazione Ansideri: “Esprimo piena soddisfazione per l’operato della giunta che,nonostante le difficoltà finanziarie dovute alla ben nota crisi economica internazionale, ha saputo incrementare, nei primi diciotto mesi del suo mandato, il livello e la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Un risultato raggiunto attraverso l’attività instancabile e intelligente del sindaco e dei suoi assessori, che hanno preteso da ogni gestore dei servizi il rispetto scrupoloso delle convenzioni a esclusivo vantaggio della città e, nello stesso tempo, hanno messo fine al malcostume del passato, quando spesso si chiudeva un occhio anteponendo gli interessi clientelari dei partiti a quelli dei cittadini”.

Exit mobile version