Bastia

Segnali di fumo del Pd ai centristi

Giancarlo Lunghi, membro del direttivo regionale, invita l’Udc a “un confronto costruttivo”
Dibattito con l’assessore regionale Tomassoni sul nuovo Centro salute

BASTIA UMBRA – Riproporre a livello locale quanto sta già avvenendo a livello nazionale. E’ questo l’obiettivo del membro del direttivo regionale del Partito democratico Giancarlo Lunghi che chiede all’Udc di Bastia Umbra di stabilire dei rapporti di consultazione. “Si tratta – spiega lo stesso Lunghi – di fare a Bastia quanto avviene a Roma, dove entrambi i partiti, Pd e Udc, sono all’opposizione del Governo. La crisi economica che attanaglia il nostro Paese ha i suoi riflessi anche nella nostra città dove si notano le difficoltà delle imprese e il conseguente aumento delle maestranze che perdono lavoro. Infatti Bastia, dal punto di vista economico, non è più un’isola felice. Occorre pertanto confrontarsi – continua – su quale sviluppo economico possiamo dare alla nostra città, sulle scelte qualificanti del Piano regolatore per l’urbanistica e l’assetto del territorio, sul continuare a garantire i servizi sociali alla nostra comunità e sostenere gli interventi di solidarietà a favore dei più deboli. È d’accordo l’Udc ad affrontare questi problemi insieme? Oppure, avendo conquistato il potere dopo 45 anni, vuole tenerselo stretto e ad evitare il confronto? Bastia deve tornare – ha concluso – ad essere punto di riferimento importante a livello regionale e il confronto tra le forze politiche è necessario ed indispensabile per raggiungere questo risultato”.Nell’attesa che l’Udc si pronunci al riguardo, il Pd ha promosso un incontro di approfondimento sul ruolo del nuovo palazzo della Salute, che verrà aperto a Bastia entro il prossimo mese di maggio, in rapporto con l’ospedale territoriale di Assisi. La relazione introduttiva è stata affidata al consigliere comunale Nadia Cesaretti che ha ripercorso le tappe relative alla realizzazione del nuovo centro salute. “L’ipotesi – ha ricordato Cesaretti – nacque già negli anni ’90, e oggi vede finalmente la sua realizzazione in un connubio perfetto tra recupero di edilizia industriale, valorizzazione di aree dismesse che nel tempo avevano perso centralità e funzione e aggregazione di tutti i servizi socio sanitari territoriali in una superficie che occupa circa 3.500 metri quadrati”.
Dal canto suo Antonio Criscuolo, capogruppo in consiglio comunale, ha messo in evidenza la bontà di alcuni miglioramenti tecnici e organizzativi che consentiranno al Centro salute di di-venire il punto di riferimento costante per i cittadini. Il dibattito, sollecitato dal coordinatore dell’iniziativa Vannio Brozzi, ha fatto registrare numerosi interventi da parte del pubblico. L’esponente assisano del Pd Edo Romoli, ha espressamente richiesto di definire in questo contesto il ruolo e le funzioni che dovrà svolgere il vicino ospedale di Assisi. In chiusura, l’assessore regionale alla Sanità, Franco Tomassoni, ha illustrato le proposte di riordino delle strutture socio sanitarie (a livello amministrativo, ospedaliero e dei servizi territoriali) al fine di garantire la certezza della cura per il cittadino.

di MASSIMILIANO CAMILLETTI

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