Serie D – Lattaccante: «La categoria non importa. Biancorossi, proprio come il Grifo»
PERUGIA— Ma che ci fa Jaroslav Sedivec nel “nostro” campetto di periferia? Se lo chiederanno in tanti quando se lo vedranno sbucare dagli spogliatoi, quasi costretti a stropicciarsi gli occhi di fronte a una scena alla quale mai avrebbero immaginato di assistere. Eppure il talento di Plzen è un tipo che non si fa troppi scrupoli quando c’è da scendere in campo. A lui va bene qualunque dimensione, purché ci sia un pallone da rincorrere.
«Avevo una grande voglia di tornare a giocare e ringrazio di cuore il Bastia per avermi offerto questa opportunità», spiega l’ex attaccante del Perugia di Colantuono (200405).
Che dall’Umbria non se ne sarebbe mai voluto andare, tanto da decidere anche di mettervi le radici. «Mia moglie è originaria di queste zone e adesso che è nata la nostra bambina volevamo tornare. Ho rinunciato anche a qualche offerta dai professionisti, buona dal punto di vista della carriera ma poco sicura sotto l’aspetto economico. La crisi si fa sentire, ma con una bimba piccola non mi va di prendere troppi rischi». Così è tornato a Perugia, e il Bastia è stata la prima società a bussare alla sua porta.
LA UISP PUÒ ATTENDERE—Tramite amici, Jaroslav ha chiesto informazioni per poter sondare il terreno con qualche club della zona.
<dl presidente Bartolucci appena ha saputo della mia presenza non c’ha pensato su un istante e m’ha contattato, grazie anche al ds Montori», racconta l’attaccante ecco. Che già dalla scorsa settimana s’è messo a disposizione di Scarfone, allenandosi col gruppo in attesa della fumata bianca. «Mi sono trovato subito bene, e i compagni m’hanno accolto a braccia aperte. Non mi interessano né la categoria, né la forza della squadra: volevo un progetto, nuovi stimoli per tornare a fare ciò che più mi piace e mi diverte, e riuscirci proprio in quella che sento essere ormai casa mia. Adesso ho trovato tutto quel che cercavo e mi auguro che anche il campo possa dare ragione a me e alla società della scelta fatta».
Fisicamente giura di star bene, tanto che Scarfone ha già in mente di convocarlo per la sfida di domenica prossima con la Pianese. «Magari in panchina, perché ancora un po’ di condizione la devo trovare. In questi tre mesi mi sono allenato a San Vito al Tagliamento assieme a una squadra di amatori, con la quale ho disputato anche tre gare».
COME IL GRIFO — L’annata perugina gli è rimasta nel cuore, e a Sedivec si stringe un po’ il cuore pensando ai problemi attuali che investono la sua ex squadra. «Ho visto la gara col Latina, mentre domenica sarei andato volentieri al “Curi” ma la pioggia mi ha sconsigliato di farlo. E un momento così, ma la squadra ha tutti i mezzi per risalire in fretta la classifica».
E se ha scelto Bastia, Jaroslav lo ha fatto anche per un discorso… cromatico: «Biancorosso come il Grifo. L’ho notata subito questa cosa e l’ho interpretata come un segno del destino. Cosa mi aspetto? Magari un campionato qualitativamente inferiore alle mie abitudini, ma il calcio è duro ad ogni latitudine».
di ROBERTO BARBACCI

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