Bastia

Sdi no al partito democratico

Conclusa a Bastia Umbra “Fiorerosso”, la festa regionale del partito


Chiediamo una nuova costituente 


BASTIA UMBRA – “No al Partito Democratico per come lo stanno costruendo Fassino e Rutelli, sì a una costituente socialista tra lo Sdi, il Nuovo Psi di De Michelis e i socialisti di Bobo Craxi, ma anche per avviare un ‘processo aperto’ con le coscienze laiche, ‘liberal’ e ambientaliste riformiste ovunque collocate”. È quanto è stato ribadito durante il convegno “L’idea socialista” che ha chiuso “Fiorerosso”, la intensa “due giorni” dello Sdi umbro organizzata al Centro Fiere di Bastia Umbra, con la partecipazione di un numerosissimo popolo socialista, di tutti i rappresentanti dello SDI nelle istituzioni locali, del vice ministro agli affari esteri Ugo Intini, del giovanissimo eurodeputato del Nuovo Psi Alessandro Battilocchio, dell’assessore alla Regione Campania Marco Di Lello. “Insistere sulla questione socialista – ha detto il segretario regionale dello Sdi Roberto Bertini in apertura dei lavori del convegno – significa assumere come base un riformismo in tutto e per tutto uguale a quello degli altri partiti socialisti, socialdemocratici e laburisti dell’Europa occidentale. Nella battaglia delle idee per una migliore qualità della politica e socialista per trovare unità per una più umana strategia di sviluppo – ha aggiunto – il socialismo ha oggi come ieri una funzione insostituibile e su questa deve qualificarsi, a partire dalla tutela degli ‘outsiders’ e di coloro che non sono valorizzati nel merito, o sono esclusi ed espulsi dal mercato del lavoro”.
Sulla necessità di una sempre maggiore qualificazione della politica socialista è intervenuto l’assessore regionale Silvano Rometti.
“C’è tutto un campo di temi oggi – ha detto – da cui non si può girare al largo: dalle politiche di pieno impiego (anche in termini di politica fiscale) all’istruzione, alla formazione e alla ricerca, dalla laicità dello Stato (che non è sinonimo di ateismo) al ruolo che le religioni hanno nella formazione delle coscienze e dello spirito pubblico, dai servizi alle nuove solitudini al rapporto uomo-ambiente (che non può essere più visto in modo fatalistico). La questione socialista – ha aggiunto Rometti – è un problema di cultura. Non si tratta soltanto della questione dei socialisti, che può apparire ai più puramente ‘etnica’ o permeata di sentimentalismo di chi è stato iscritto al Psi o ne è stato elettore. Piuttosto si tratta del tema di una politica modernamente e autenticamente riformista, con tutte le sue caratterizzazioni e istanze di fondo”.
La festa regionale “Fiorerosso”, celebrata proprio nell’imminenza del congresso nazionale straordinario che si terrà a Fiuggi a metà aprile (“al cui appuntamento – ha sottolineato il segretario della Federazione provinciale di Terni Piacenti D’Ubaldi – avrei preferito ci fossimo presentati con il simbolo del socialismo europeo”), era stata aperta venerdì con il congresso dei giovani socialisti (“oltre 400 iscritti – è stato ricordato – con l’Umbria seconda regione in Italia”): il perugino Luca Antonelli è stato eletto all’unanimità segretario regionale, mentre alla carica di segretario provinciale di Perugia è stato nominato lo spoletino Marco Bocci.

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