Bastia

Scoperta truffatrice, era il terrore dei baristi

TRUFFE per 11mila euro con lo stesso escamotage. «Potrebbe gentilmente caricarmi la PostePay? Purtroppo non ho contanti con me, le stacco un assegno… ». Così, a posteriori, una decina di baristi si sono accorti che il titolo era rubato o scoperto. La «truffatrice seriale» di Bastia Umbra, questa la definizione degli investigatori, è stata messa agli arresti domiciliari. Secondo il gip di Spoleto ha ingannato baristi a Marsciano, Deruta, Gualdo Cattaneo, Spello, Umbertide, Città di Castello, Campello sul Clitunno e Castel Ritaldi. Truffa, falso e ricettazione di assegni rubati sono le accuse contestate alla donna, che ogni volta chiedeva di caricare la carta prepagata di 500 o 700 euro. Pagava con l’assegno scoperto e ritirava allo sportello. Come detto undicimila euro in totale. Per qualche mese, su richiesta dell’Arma di Todi, potrebbe non mettere più piede nei comuni dei baristi traditi.

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