TRAGICA FATALITA’ La Lancia Y si è andata a infilare nell’unico tratto di guard rail aperto, utilizzato per le emergenze


Auto salta la corsia e si schianta contro un’Alfa. Giovane docente universitario di Bastia fra le vitime


MAURO PACELLI


TERNI – Un beffardo quanto tragico appuntamento con la morte, che per chiamare a se le tre vittime del gravissimo incidente verificatosi ieri mattina lungo il raccordo Terni-Orte, all’altezza di San Liberato, ha fatto ricorso a un perverso gioco di fatali combinazioni. Pesantissimo il bilancio dell’ennesima tragedia stradale: tre morti (un uomo di 84 anni, Francesco Branciforti, la moglie di 68, Rita Fasanaro, originari di Catania, e un 35enne, Piero Lunghi, professore universitario di Bastia Umbra il quale stava andando a Roma per un convegno insieme a un’assistente) e cinque feriti, di cui uno molto grave. Si tratta di tre donne della zona di Salerno una 91enne, una 55enne e una 60enne, del figlio 34enne della coppia catanese deceduta, e di una rumena di 28 anni, quest’ultima in prognosi riservata. L’incidente si è verificato ieri mattina, intorno alle 11,45. Stando alle prime ricostruzioni fatte dai carabinieri della compagnia di Amelia e dagli agenti della polizia stradale di Terni, una Lancia “Y”, a quanto sembra condotta dalla donna rumena di 28 anni e con a bordo il professore universitario 35enni, che stava viaggiando in direzione di Orte, per cause da accertare, avrebbe sbandato verso destra andando ad urtare con violenza contro il guard rail; la barriera metallica avrebbe fatto da “sponda” all’autovettura che è schizzata come un proiettile sulla carreggiata opposta, andando a scontrarsi frontalmente con una Alfa Romeo “156” condotta da un 34enne che viaggiava insieme ai suoi anziani genitori in direzione di Terni, per poi finire la sua corsa contro il gard rail della stessa corsia. Nella traiettoria è rimasta coinvolta anche una terza autovettura (una Nissan “Primera”) con a bordo tre persone, le donne salernitane, ma la conducente di quest’ultima vettura ha avuto la prontezza di spirito, una volta ricevuto il colpo, di dare una botta di sterzo e di terminare la sua corsa lungo il rettilineo della superstrada. I soccorsi sono arrivati in modo tempestivo e nel giro di pochi minuti quel tratto di superstrada si è riempito di uomini e mezzi di carabinieri, polizia, vigili del fuoco, 118, Anas e volontari della protezione civile. Ai soccorritori è apparso subito chiaro che per i due anziani coniugi a bordo della “156” e per il perugino che sedeva accanto alla conducente della “Y”, non c’era più niente da fare, mentre sono stati portati subito all’ospedale la giovane rumena e il 34enne che guidava l’Alfa. Le condizioni della straniera sono molto gravi e i medici l’hanno ricoverata in prognosi riservata al reparto di rianimazione del “Santa Maria” di Terni. Il 34enne e le due donne che erano a bordo della Nissan sono invece ricoverati all’ospedale di Narni. Se la dinamica dell’incidente venisse confermata ci troveremmo davvero di fronte ad un bizzarro gioco di perverse combinazioni fatto dalla sorte. L’auto che picchia contro il gardarail e che rimbalza come una biglia dalla parte opposta della carreggiata; la scheggia impazzita che va ad infilarsi tragicamente nell’unico spazio vuoto, si e no una ventina di metri dove non c’ è il new-jersey, e finisce per invadere le due opposte corsie di marcia. Il traffico è andato in tilt, con code durate per ore.

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