BASTIA   
 
 
— BASTIA —
PAROLE come pietre, che riportano lo scontro politico sulla soglia dell’azione legale. In particolare le accuse del capogruppo del Pd Carlo Castellini a Rosella Aristei di «faziosità, assenza del senso del ridicolo, offese a figure politiche del Pd e di brigare su faccende personali come appartenente ai DS». Pronta la replica del capogruppo delle liste civiche Aristei che chiede a Castellini: «Dove ha rilevato la mia faziosità? Il suo modo di attaccare gli avversari politici è tipico dei mezzi di comunicazione di regime, che invece di ragionare di progetti, usano l’attacco per screditare la persona, facendo allusioni che si possono ipotizzare come diffamazioni, che io valuterò con un legale». Precisazioni anche da parte del segretario del PdCI Massimiliano Gestroemi, che respinge l’interpretazione del sindaco Lombardi, che attribuisce a questioni interne al partito la decisione dei Comunisti italiani di uscire dalla maggioranza, dovuta invece a profondi dissensi maturati negli ultimi mesi. «Non è possibile — spiega Gestroemi — navigare a vista, correndo ‘dietro’ alla pratica del momento e chiudendo gli occhi di fronte al crescente malcontento anche di associazioni di categoria e sindacali». A settembre, il Pdci fisserà pochi ma chiari punti programmatici. Un rilancio «che veda i cittadini al centro e i programmi politici condivisi prevalere sui personalismi».
m.s.

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