L’amministrazione accoglie la richiesta delle associazioni di categoria. A disposizione ci sono 70 mila euro

Sì dal consiglio per le attività in via Roma e nelle piazze Mazzini e Cavour interessate dai lavori

di Flavia Pagliochini
BASTIA UMBRA Il consiglio comunale approva le agevolazioni Tari per garantire alle attività commerciali e artigianali condizionate dei lavori di restyling in atto, nelle piazze Mazzini e Cavour e via Roma, “un’importante agevolazione Tari” per 70 mila euro, almeno questa è la cifra quantificata nel bilancio di previsione approvato. Le due piazze e la via sono interessate da opere di rigenerazione urbana e nonostante la giunta stia procedendo per step (“a pezzi”) questo comporta disagi per i commercianti; per questo l’amministrazione aveva pensato a una agevolazione Tari che – dopo l’accantonamento – è stata approvata in consiglio. A chiederla era stata Confcommercio, sottolineando le difficoltà che i lavori avrebbero portato alle attività di piazza Mazzini e corso Cavour: l’associazione aveva parlato di “interventi specifici” per sostenere le attività commerciali coinvolte visto “l’impatto in prima battuta prevedibilmente negativo”, magari sotto forma “dell’abbattimento di imposte comunali come la Tari o di veri e propri contributi a fondo perduto, che potrebbero essere calcolati anche in base alle dichiarazioni dei redditi degli esercizi negli anni passati”. “Lavoreremo e opereremo in sinergia e massima condivisione con le associazioni di categoria e non solo affinché i disagi, di qualsiasi natura, siano contenuti”, avevano promesso il sindaco Paola Lungarotti e l’assessore Stefano Santoni. E a dare il voto favorevole anche Bastia Popolare, che è uscita dalla giunta qualche tempo fa e che ora sostiene come candidata Catia Degli Esposti. “Abbiamo votato a favore di questa delibera anche se la riteniamo non sufficiente ad aiutare gli operatori economici che stanno subendo i disagi e il calo delle vendite dovuti ai lavori”, ha spiegato il capogruppo Gianluca Ridolfi. “Per la massima trasparenza – aggiunge – avremmo preferito che oltre al capitolo di bilancio per la copertura della somma venisse anche indicata la somma prevista e cioè 70 mila euro a carico del bilancio. Non ci voleva molto a scrivere anche la cifra. Certo parlare di ristori fa più notizia, ma induce anche chi dovrà riceverli ad aspettarsi qualcosa di più sostanzioso e magari poi i destinatari rimarranno delusi dalla scarsità economica dell’intervento. Certo, meglio questo che niente: per noi però serve fare molto di più per aiutare le attività economiche. Per quello che ci riguarda, sarà solo un primo intervento a cui dovranno seguirne altri”.

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