Terribile infortunio, ieri mattina, alla Cost di Bastia Umbra: undicesimo morto da gennaio nell’industria
Si è spezzata una corda di metallo durante una manovra a scarico
Un giovane operaio è rimasto schiacciato, ieri mattina, all’interno di un capannone dello stabilimento della ditta “Cost spa”. La vittima – Simone Tedeschi, 27 anni e mezzo, nato ad Assisi e residente a Bastia Umbra, frazione Costano – stava lavorando con un sistema di radio comando a servizio di un carro ponte quando, per cause in corso di accertamento, è stato letteralmente schiacciato dal carro ponte che si e staccato dalla sua sede. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Bastia Umbria e di Bettona, il tecnico della Psal di Bastia Umbra, Roberto Ceppitelli, ed il medico legale Patrizia Bodo. Gli investigatori hanno proceduto al sequestro dell’intero stabile adibito a produzione di travi di legno lamellare. Sotto sequestro anche gli uffici amministrativi. L’atto è stato notificato al titolare, Claudio Costantini e ai suoi legali (gli avvocati Luigi Leopardi e Marco Brusco). Le indagini vengono coordinate dal sostituto procuratore della repubblica Daniela Angelina Isaia. E’ scontato che si debba effettuare una perizia tecnica per capire come si sia potuto verificare un incidente così terribile, costato la vita ad un operaio molto giovane. Simone è l’undicesimo morto sul lavoro dall’inizio dell’anno nell’industria (a questa cifra vanno aggiunti altri sei morti per incidenti stradali)
Elio Clero Bertoldi
BASTIA UMBRA – Sono sgomenti. Hanno i volti tirati, qualcuno anche gli occhi umidi. Sono gli operai del secondo turno in attesa di entrare in fabbrica. Non potranno farlo. Lo stabilimento è stato posto sotto sequestro.
Non sanno nulla della dinamica di quanto è successo. Sanno solo che l’incidente ha strappato la vita di Simone, un loro giovane collega.
I carabinieri tengono lontani non solo loro, ma anche gli abitanti della zona e i giornalisti. Sul grande piazzale della ditta Cost – una azienda che dà lavoro a una novantina di dipendenti e che è molto cresciuta negli ultimi anni – la gente si muove a passi lenti e parla a voce bassa. Qualcuno – forse i congiunti del povero Simone – piange disperatamente. La disgrazia è avvenuta all’interno del capannone. Da fuori tutto sembra in ordine, tutto appare normale. L’azienda anche dall’esterno, pulita e ordinata, offre una visione di serenità. Invece…
L’operaio e morto intorno alle 11.40. Accanto al cadevare sono stati trovati i resti frantumati del radio comando a servizio del carro ponte telescopico precipitato sullo sfortunato lavoratore.
La vittima indossava un caschetto di protezione con berretto integrato. Sulle spalle il sistema di trasporto “a marsupio”.
La scena agghiacciante della disgrazia è stata fotografata e filmata dai carabinieri, dal servizio dell’Asl e dai vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto per liberare il corpo dal peso del carro ponte.
Sulla dinamica filtrano solo pochi particolari. Il dottor Giorgio Miscetti, direttore del servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro, ha fatto il punto della situazione con i suoi collaboratori. Pare comunque che tutto sia abbastanza chiaro e che il fatto abbia i connotati della fatalità.
Simone stava effettuando, con il radiocomando, le manovre di spostamento del carro ponte. A scarico. Durante la manovra una corda di metallo si sarebbe spezzata e una parte del ponte si sarebbe staccata precipitando giù dall’altro sul povero operaio che non ha avuto scampo. La morte e stata istantanea.
Gli accertamenti subito espletati hanno fatto emergere che il macchinario e praticamente nuovo (un paio di anni di vita, nulla per un attrezzo di questo livello). Per garantire la migliore attività di indagine il titolare dell’azienda si e messo a disposizione piena degli inquirenti ed ha fornito tutte le documentazioni necessarie. Ha chiesto soltanto, se possibile, di effettuare il sequestro preventivo solo nel settore in cui e avvenuta la terribile disgrazia, per permettere la ripresa dell’attività lavorativa e la consegna delle commesse ai clienti.
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